(AGI) – Napoli, 20 aprile – La mozzarella di bufala campana dop non dovrebbe costare meno di 9 euro al chilo nella grande distribuzione.
La soglia minima di prezzo e’ stata individuata dal consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela del prodotto tipico, che riunisce oltre un centinaio di produttori del casertano e del salernitano, ma anche del frusinate e di Foggia. L’obiettivo e’ quello di garantire ai consumatori la qualita’ del prodotto. “Nel pieno rispetto della liberta’ del mercato – spiega il presidente Luigi Chianese – per noi la mozzarella dop non puo’ essere venduta al di sotto di questo prezzo per la qualita’ della materia prima impiegata, per il numero di controlli a cui e’ sottoposta e per i costi che sono sostenuti dagli stessi produttori. Ora tanto i buyer della grande distribuzione che i consumatori hanno a disposizione una chiave di lettura, un riferimento della qualita’ del prodotto”.
La delibera specifica del cda del Consorzio prevede che, nel caso in cui il prodotto mozzarella di bufala campana Dop venga proposto ai consumatori a meno di 9 euro, scattino i controlli degli ispettori del Consorzio, che provvederanno al prelievo di campioni per effettuare le dovute analisi di accertamento attraverso i laboratori ufficiali di controllo. Per il responsabile dell’Ispettorato centrale della tutela della qualita’ e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Serino, la scelta della soglia di prezzo minimo e’ “una forte assunzione di responsabilita’ da parte del Consorzio. Siamo pronti a intensificare la nostra collaborazione, attivando direttamente anche i nostri controlli nel comune interesse di combattere ogni forma di contraffazione nell’agroalimentare, una delle voci piu’ importanti dell’economia italiana”.