Costo e sapore, questi i fattori di scelta prioritari tra gli europei nel momento in cui devono scegliere il cibo. Segue il contenuto di nutrienti. Invece l’impatto ambientale e le motivazioni etiche hanno un peso decisamente minore. Questa una delle principali evidenze emerse dall’Eurobarometro speciale 2022, relativo alla sicurezza alimentare.
Però, prosegue il rapporto, i consumatori risultano ben informati: gli intervistati infatti ammettono di aver sentito parlare di coloranti, conservanti o aromi utilizzati in alimenti e bevande (70%) e di residui di pesticidi (65%), antibiotici, ormoni o steroidi nella carne (63%).E sono proprio antibiotici e antiparassitari le sostanze più temute dagli intervistati. E in Italia? Le opinioni estrapolate per quanto attiene al nostro Paese, sono omogenee con quelle europee. E mostrano una crescente sensibilizzazione dei nostri connazionali su questi temi.
Qualche discrepanza rispetto alla media europea si nota invece in relazione a due nuovi item: benessere animale e presenza di batteri resistenti agli antibiotici. In relazione a queste due voci, gli italiani mostrano meno consapevolezza e – di conseguenza – rivelano di temerle meno di quanto siano invece temute a livello europeo.
Infine, l’informazione sui rischi alimentari: quali le fonti reputate più affidabili? Sia a livello europeo che italiano, il primato della credibilità va a medici (generici e specializzati), seguiti dagli scienziati. Fanalino di coda in questa classifica le autorità locali precedute di poco da quelle europee.