I tempi per attivare le procedure per i parziali risarcimenti alle aziende agricole danneggiate dalla siccità che ha devastato campi di mais, di pomodori da industria, di barbabietole e vigneti sono scanditi dai dossier che le regioni devono inviare al ministero delle Politiche agricole.
Soltanto quando il ministro avrà in mano i dati completi delle devastazioni regione per regione potrà completare gli adempimenti che permettono la dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica. Stime ministeriali e documentazione che non c’è Ma per ora – ha detto il ministro Mario Catania, oggi, dopo l’incontro avuto con gli assessori regionali a Roma – la documentazione non c’è. E non c’è ancora neppure la certezza sui danni. Ieri erano circolate stime di circa 3 miliardi di euro di perdite, ma oggi il responsabile delle Politiche agricole ha affermato che dalle parziali valutazioni delle regioni emerge un conto che supera il miliardo di euro. Gli assessori chiedono misure straordinarie Il coordinatore degli assessori agricoli, Dario Stèfano (assessore della Puglia) da parte sua ha affermato che le regioni hanno chiesto al ministro di farsi carico presso il governo per spuntare la disponibilità a un intervento straordinario «perché questo – ha sottolineato Stèfano – è un evento straordinario». L’assessore ha poi aggiunto che si sta completando la conta dei danni, e presto le regioni consegneranno al ministero un dossier qualificato per sostenere le richieste in sede politica. Dalle regioni è arrivata anche la richiesta di una politica irrigua che con si esaurisca in misure spot «così come è accaduto finora». Catania: via libera da Bruxelles agli anticipi dei premi Pac Catania ha sostenuto che si impegnerà per rafforzare gli interventi di ristoro previsti e che, a certe condizioni, prevedono anche gli sgravi contributivi. Inoltre una boccata d’ossigeno – ha aggiunto il ministro – arriverà dall’anticipo dei contributi della Politica agricola comune. Da Bruxelles infatti è arrivato il via libera all’assegnazione dei premi dal 16 ottobre rispetto alla data fissata a cavallo tra dicembre e febbraio. E infine è partita un’azione di «moral suasion» nei confronti del sistema bancario per ottenere un occhio di riguardo nei confronti delle imprese agricole colpite. Le linee d’azione di lungo periodo Questi dunque gli interventi di breve periodo. Ma in considerazione del rischio di un consolidamento di questi fenomeni, provocati dai cambiamenti climatici, Catania ha formulato alcune linee d’azione di lungo periodo e cioè lavorare sul fronte delle assicurazioni, favorire scelte colturali più consapevoli e investire in una nuova politica delle acque e di difesa del suolo. Un tema quest’ultimo che, su pressing dell’Italia, sarà al centro della riunione informale dei ministri agricoli europei in programma lunedì e martedì prossimi a Cipro. Nel futuro più spazio alle assicurazioni Le polizze agricole restano un nervo scoperto soprattutto al Sud: «il centro Nord – ha detto il ministro – è più avanti e le imprese sono più abituate all’uso di questo strumento». D’altra parte le assicurazioni sono destinate a diventare uno strumento strategico nella politica di gestione dei rischi e regolazione dei mercati prevista dalla riforma della Pac. Per questo si punta a rafforzare il fondo per sostenere con contributi l’adesione degli agricoltori alle assicurazioni. Catania ha perciò assicurato che affronterà con il ministro dell’Economia. Vittorio Grilli, la questione della copertura ma che «comunque questa esigenza è già chiara». Sbloccati 600 milioni per le infrastrutture idriche Sul fronte dell’acqua «serve – ha spiegato il titolare del dicastero agricolo – un salto di qualità evitando la competizione sul territorio tra gli utilizzatori. E ho già ottenuto uno stanziamento dal Cipe di 600 milioni che consentirà l’apertura dei cantieri, ma non basta. Con il ministro Barca stiamo valutando la mobilitazione dei fondi regionali di coesione e di quelli agricoli per interventi pluriennali sull’acqua. Monitoraggio attuazione riforme Monti E infine un accenno all’attuazione del corposo pacchetto di misure varate con i decreti del governo. Il ministero – ha assicurato Catania – sta monitorando lo stato di molti provvedimenti. Per ora sembra però destinato a rimanere al palo quello relativo alla vendita e affitto di terreni demaniali in attesa, da mesi, della risposta dell’Economia. Mentre i nuovi contratti super trasparenti per la commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari sono fermi al Consiglio di Stato.
ilsole24ore.com – 6 settembre 2012