Toma la polemica sulla presenza di lupi in Lessinia, già contestata da allevatori e coltivatori locali che lamentano incursioni e danni alla fauna selvatica. Il tema torna d’attualità alla luce di una mozione presentata dal consigliere Andrea Zanoni (Pd) favorevole al ripopolamento dei lupi nell’altopiano veronese; «Questo territorio montano si differenzia da tutti gli altri proprio per la presenza, fin dall’antichità, di una diffusa attività di allevamento e di pastorizia, con centinaia di stalle e di malghe concentrati in pochi chilometri quadrati e con quasi metà dei capi dell’intera montagna veneta», afferma Stefano Valdegamberi (Lista Zaia)
«Un ambiente ben diverso dalle grandi distese boschive di altri contesti montani alpini o appenninici, tant’è che ogni anno vengono sbranati un numero di capi pari a una media stalla di questo territorio. Pertanto, va applicata la deroga prevista dalla direttiva Habitat, come già sta avvenendo in altre parti d’Europa. Infatti, per prevenire gravi danni all’allevamento e alle altre specie animali selvatiche solo lo Stato può derogare al criterio di protezione assoluta del lupo. Ho interessato personalmente il ministero all’ambiente del problema. Ma ad oggi non è giunta ancora alcuna risposta al Veneto».
«Sono stupefatta dalla mozione del Pd», fa eco la tosiana Giovanna Negro «io non voglio la Lessinia spopolata e stravolta nella sua l’economia a causa delle incursioni notturne di questi ammali che per anni hanno rovinato contadini e allevatori»; e il suo collega di gruppo Stefano Casali chiede un’accelerazione nei risarcimenti ai chi ha subito danni. –
Il Mattino di Padova – 2 dicembre 2015