Pubblichiamo di seguito il testo della lettera in cui il segretario regionale SIVeMP Maria Chiara Bovo ha rassegnato oggi le proprie dimissioni irrevocabili dall’incarico e dalla presidenza di FVM Veneto. La lettera è stato inviata agli iscritti SIVeMP del Veneto, alla Segreteria regionale, al Direttivo regionale e, per conoscenza, alla Segreteria nazionale SIVeMP, al Presidente nazionale e al Direttivo nazionale
Oggetto: dimissioni irrevocabili da Segretario regionale SIVeMP
Egregi colleghi,
io sottoscritta, Maria Chiara Bovo, Segretario regionale del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica del Veneto, con la presente rassegno le dimissioni irrevocabili dall’incarico e, contestualmente, dalla Presidenza della Federazione veterinari e medici del Veneto.
Ho assunto questo incarico quasi tre anni fa, con l’impegno, insieme alla segreteria regionale che mi ha affiancato, di tutelare la dignità professionale e il lavoro degli iscritti, a fronte di una sempre più marcata tendenza, a livello regionale, alla delegittimazione del nostro ruolo e alla mancata applicazione della normativa organizzativa e contrattuale.
Una situazione allarmante e pericolosa, anche a fronte di organici sempre più ridimensionati, che si è concretizzata pienamente, in particolare, in una azienda sanitaria veneta, con una gestione dei servizi del Dipartimento di prevenzione e veterinari fatta in totale difformità della normativa nazionale, regionale e contrattuale, con ritardi inspiegabili nell’espletamento dei concorsi per i direttori di struttura complessa (ancora non ultimati, a 4 anni dalla riforma sanitaria), destituzioni immotivate di colleghi dirigenti, concentrazione di incarichi di struttura in capo a un unico soggetto, licenziamenti senza giusta causa, pesanti pressioni sul personale.
Insieme alla segreteria regionale abbiamo ritenuto che il nostro impegno fosse quello di dare concreta vicinanza e assistenza ai colleghi, colpiti da provvedimenti illegittimi in un ambiente in cui le difficoltà a svolgere il ruolo a cui siamo chiamati per legge si sono fatte ogni giorno più evidenti. Il nostro intervento si è reso necessario anche, e soprattutto, a fronte dell’atteggiamento di mancata tutela sindacale da parte della rappresentanza aziendale SIVeMP, del tutto acquiescente alla Direzione aziendale e assolutamente carente non solo nelle azioni di contrasto, ma addirittura nella segnalazione delle disposizioni illegittime, pregiudicando, spesso, in questo modo la piena tutela legale dei colleghi.
Circostanze che abbiamo ripetutamente segnalato all’Ufficio legale e alla Segreteria nazionale SIVeMP, paventando anche il rischio (che si sta rivelando concreto) che questo grave stato di cose potesse estendersi ad altre Ulss del Veneto.
Il 10 aprile di quest’anno si è tenuta nella stessa azienda sanitaria l’assemblea aziendale elettiva per il rinnovo della rappresentanza sindacale SIVeMP. In quel contesto sono emerse gravissime irregolarità procedurali e ambientali che ci sono state segnalate da iscritti di quella Ulss. A fronte di testimonianze e prove documentali, e preoccupati dai primi atti della nuova segreteria aziendale, che agisce in totale continuità con la precedente, abbiamo ritenuto di affiancare il loro esposto trasmettendolo in forma di ricorso, per il tramite della Segreteria nazionale, al Collegio dei Probiviri, e chiedendo che tale assise, visti i gravi vizi formali e sostanziali, potesse essere annullata e ripetuta.
All’inizio di novembre, tra le ostilità più volte espresse verbalmente dalla Segreteria nazionale e dopo un lungo e difficoltoso iter e inspiegabili ritardi, ci è stata recapitata la delibera del Collegio dei Probiviri che respinge le nostre richieste senza minimamente affrontarle nel merito.
E’ stato un momento di grande amarezza e di profonda delusione doverci rendere conto che l’allarme di questa segreteria regionale era stato sottovalutato e ignorato dai livelli nazionali del Sindacato. E, permettetemi qui una nota personale, è stato un giorno triste per chi, come me, è iscritto al SIVeMP dall’inizio della sua attività lavorativa.
Ho ritenuto, quindi, in piena serenità, dopo un’attenta riflessione, che sia arrivato per me il momento di fare un passo indietro. Questa decisione non è da interpretare assolutamente come una resa. Sono convinta, al contrario, che quanto è accaduto deve indurci tutti, compreso il livello nazionale del SIVeMP, che sta rischiando, in questo modo, di compromettere il rapporto con i livelli territoriali, a ripensare alle nostre strategie e all’azione futura, per renderla ancora più incisiva.
Abbiamo tracciato un percorso su cui abbiamo incontrato ostacoli imprevedibili. Ora il Sindacato veneto ha bisogno di nuovi rappresentanti autorevoli che vogliano e possano difendere con rinnovata forza e decisione i diritti e le condizioni di lavoro degli iscritti. Perché a questo serve un Sindacato, a tutelare tutti i colleghi, non a procurare vantaggi particolari a qualcuno.
In conclusione un grazie di cuore a chi ha lavorato al mio fianco in questi anni, agli amici della segreteria regionale, ai sempre disponibili segretari aziendali, a quanti mi hanno aiutato a superare difficoltà ed inadeguatezze.
Sono convinta che il Congresso regionale straordinario che si andrà a convocare, nei prossimi 90 giorni, sotto la gestione, come da Statuto, del vice segretario regionale Carlo Orlando, saprà individuare una linea sindacale senza compromessi e una squadra di assoluto valore e determinazione!
Un saluto affettuoso
Maria Chiara Bovo
Venezia 22 novembre 2021