L’Usl 12 paga sorveglianza e opere edili alla «Grazia». La voleva comprare Giovanna Stefanel, i vincoli della Soprintendenza hanno fatto saltare l’affare
VENEZIA — Antonio Padoan e la sua Usl 12 potevano incassare 8 milioni e 621 mila euro già cinque anni fa. Era il 2 marzo 2007 e la Gs Investments— società di Giovanna Stefanel, rampolla della famiglia trevigiana che si è lanciata nel settore immobiliare con il marito Ludwig Maximilian Stoffel (e dall’incrocio dei cognomi è nata la «Stofanel ») — si era aggiudicata l’asta pubblica per l’isola della Grazia, che una volta ospitava in mezzo alla laguna di Venezia l’ospedale di Malattie infettive, oggi completamente disabitata. E addirittura 10 milioni e 550 mila euro dopo un rilancio nel novembre dello stesso anno.
Moneta sonante che non avrebbe fatto male nelle casse dell’azienda sanitaria con il maggior deficit del Veneto (circa 100 milioni di euro ogni anno), tanto che un anno e mezzo fa fu costretta a rinviare il pagamento degli stipendi dei medici e da mesi salda solo in parte le fatture delle case di cura private. Da allora però un vincolo della Soprintendenza regionale e di quella di Venezia ha bloccato l’affare e quello che per l’Usl poteva essere un bell’incasso è diventato una beffa con perdite: lo scorso novembre infatti c’è stato un parziale crollo di un muro prospiciente il canale e per sistemarlo servirà oltre mezzo milione di euro. Per non parlare del fatto che dal 2007 l’azienda ha pagato oltre 200 mila euro per la vigilanza.
Proprio nei giorni scorsi il dg Padoan ha firmato le due delibere. Con la prima recepisce l’ok della commissione regionale Crite dello scorso 21 giugno (ben quattro mesi dopo il via libera di Soprintendenza e Magistrato alle Acque) e bandisce due gare — una per allestire un sistema di palancole, l’altra per opere edili — per un totale di 575 mila e 300 euro; con la seconda invece viene prolungato fino al 30 giugno 2013 l’incarico da 30 mila euro più Iva alla Costantini divisione sicurezza, che dovrà periodicamente approdare sull’isola per verificare che sia tutto a posto e che non ci siano «ospiti» poco graditi. Questo perché — è scritto nella delibera — «non sono ancora state ultimate le operazioni di vendita».
«Colpa» di quel vincolo che impone al proprietario dell’isola di renderla accessibile al pubblico esterno almeno 3 giorni alla settimana, perché secondo l’ufficio dei Beni culturali va valorizzata la presenza dello storico pontile. Il problema è che però la signora Stefanel alla Grazia vorrebbe fare una sorta di resort esclusivo, «che porterà nuova vita all’isola – è scritto sul sito di Stefanel – incorporando e rispettando la sua storia, il suo panorama e la sua architettura uniche». E questo di certo non si combina bene con un viavai continuo di «estranei». Giovanna Stefanel, che oggi vive a Berlino, non è raggiungibile. «Stiamo lavorando per un accordo», dice fiducioso Padoan. Non che tra le varie controparti i rapporti siano stati sempre sereni, visto che pendono ancora al Tar un ricorso di Gs Investments contro l’Usl 12 per lo stop alla prima asta e uno dell’Usl 12 contro la Soprintendenza per il vincolo. Padoan non si tiene i sassolini nelle scarpe. «Mi pare che sia un classico caso in cui un ufficio pubblico ne “punisce” un altro – afferma -. La Soprintendenza ha tenuto un atteggiamento eccessivo, l’isola non ha nulla di rilevante né dal punto di vista storico, né da quello architettonico». Ma intanto l’Usl paga…
Alberto Zorzi – Corriere del Veneto – 25 luglio 2012