La Regione «presterà» alla Corte d’appello di Venezia una settantina di persone, da impiegare in tutto il Veneto per rafforzare gli uffici giudiziari in difficoltà. Il protocollo d’intesa tra il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il presidente della Regione Luca Zaia, il presidente della Corte d’appello Antonio Mazzeo Rinaldi e il procuratore generale di Venezia Antonino Condorelli è stato siglato ieri, dopo che un auspicio alla firma di un accordo in tal senso era arrivato proprio da Orlando nel corso di una visita al tribunale di Vicenza nel luglio scorso.
Due le ragioni che hanno portato a questa intesa: la presa d’atto delle croniche difficoltà incontrate dal «sistema giustizia» nella nostra regione, difficoltà che riguardano l’organico dei magistrati ma anche quello del personale amministrativo (che è poi quello su cui inciderà la Regione, che ovviamente non dipone di toghe); e il riconoscimento di una specificità veneta che fa perno sull’altissimo numero di aziende attive sul territorio, così che i ritardi accumulati nei tribunali, soprattutto nel settore civile e del diritto d’impresa generano ripercussioni anche sullo sviluppo, la competitività e gli investimenti nell’area.
La Regione, che ora può contare anche sul personale proveniente dalla riorganizzazione delle Province, ha quindi deciso di mettere a disposizione della Corte d’appello, con la formula del «prestito temporaneo» (12 mesi estensibili a 18) una settantina di persone che saranno individuate su base volontaria per il tramite di un avviso interno. La formazione e l’aggiornamento professionale saranno assicurati dagli uffici giudiziari.
«Il protocollo sottoscritto oggi nasce dal riconoscimento di una situazione di criticità del Veneto, regione cresciuta economicamente ma con un assetto giurisdizionale vecchio, e riveste una valenza di carattere fortemente strategico – ha sottolineato il ministro Orlando – Le riforme avviate fin qui sul fronte degli organici della magistratura e del personale amministrativo, compreso il concorso appena varato per il reclutamento di 1.000 unità, hanno bisogno di un certo tempo, anche se non troppo lungo, per realizzarsi: l’intervento della Regione ci consente una boccata di ossigeno». Quindi il governatore Zaia: «Metteremo a disposizione rapidamente i nostri dipendenti accelerando al massimo i bandi. Ringrazio Orlando che ha risposto sollecitamente alle esigenze di un territorio che è la seconda regione italiana per Pil, conta 600 mila partite Iva ed è meta ambita da imprese e gruppi stranieri che per investire chiedono soprattutto garanzie precise sul servizio giustizia».
Ma. Bo. – Il Corriere del Veneto – 4 novembre 2016