Le organizzazioni sindacali ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI – CIMO – CIMOP – FESMED) – AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI hanno chiesto di incontrare il Ministro della salute Orazio Schillaci per un confronto sulle criticità strutturali che attraversano la sanità pubblica post pandemica.
“La pandemia aveva portato la salute alla ribalta mediatica, mentre oggi il faticoso superamento dell’emergenza, peraltro non ancora del tutto avvenuto, rischia di relegarla ai margini dell’agenda politica, insieme con il destino professionale dei suoi operatori. Un rischio che occorre scongiurare” affermano i sindacati.
“Se “il lavoro è la priorità”, come ha avuto modo di dire il Premier nell’incontro con le Confederazioni sindacali, le condizioni, in peggioramento continuo e inarrestabile, in cui oggi viene esercitato nelle corsie ospedaliere e nei presidi territoriali richiedono interventi urgenti perché di fatto limitano l’accesso dei cittadini ai dipartimenti di prevenzione e alle cure e alimentano la desertificazione professionale in corso. Insieme con il fenomeno parallelo della diffusione dei medici retribuiti a gettone orario, che arrivano persino dalle Americhe a riempire i vuoti di un lavoro pubblico non più appetibile nemmeno per i giovani, come testimoniano i numerosi contratti di formazione specialistica non sottoscritti.
Per “rafforzare e valorizzare il personale del Ssn”, “aumentare le retribuzioni, frenarne la carenza e recuperare le prestazioni inevase”, obiettivi da Lei più volte dichiarati, e da noi condivisi, occorrono interventi sul Contratto di lavoro, a cominciare dall’adeguamento delle risorse e da una celere apertura delle trattative, ma soprattutto, nell’ambito della discussione sulla legge di bilancio, servono provvedimenti extracontrattuali; quali, ad esempio, l’introduzione di indennità specifiche per il rischio infettivo ancora assenti per il personale della dirigenza del SSN, della flat tax per il salario accessorio, come è già per la sanità privata, e per l’attività extraorario di riduzione della ingente mole di prestazioni lasciate indietro dalla pandemia.
Il Servizio sanitario pubblico e nazionale rappresenta un oggettivo terreno di convergenza sul quale ci auguriamo sia possibile lavorare insieme per portarlo fuori dalla fase drammatica che sta vivendo” concludono.