Una sola capo servizio nelle Asl venete su 40 veterinarie, tra dipendenti e convenzionate. Ma fino agli anni novanta Veterinaria era frequentata quasi esclusivamente da uomini
Nel Veneto i veterinari pubblici donna che lavorano nelle Asl sono attualmente 41. Di queste 34 sono dipendenti di ruolo e sette hanno rapporti a tempo determinato o di convenzione (senza contare le colleghe incaricate a prestazione della profilassi o altro). In totale quindi le donne rappresentano non più del 10% dell’organico dei dirigenti veterinari.
La quasi totalità delle veterinarie dipendenti sono dirigenti di primo livello (33). Una sola collega attualmente è responsabile di area B come facente funzione all’Ulss 10. Dati che confermano come le opportunità di carriera all’interno dei servizi per le donne siano state in tutti questi anni assai ridotte. E come questo sia spiegabile soprattutto con il loro numero, sempre drasticamente inferiore a quello dei colleghi uomini, anche nelle Asl a più alto grado di “femminizzazione”.
Questi numeri, così rappresentati, non sono particolarmente confortanti. Se però proviamo ad analizzare il fenomeno un po’ più da vicino ci accorgiamo che i fattori in gioco sono diversi e l’interpretazione dei dati deve tener conto di alcuni presupposti storici.
Le facoltà di medicina veterinaria infatti, fino agli anni novanta, sono state maggiormente frequentate da uomini e il genere femminile era veramente poco rappresentato. Poche le laureate e ridottissima quindi la loro presenza nei servizi e nella professione Solo negli ultimi anni si è assistito ad un aumento esponenziale delle donne iscritte a tutte le facoltà di medicina veterinaria. È perciò ovvio che tra i colleghi più anziani, attualmente dirigenti di secondo livello e responsabili di servizio, le donne siano in numero ridotto.
Una situazione che si spiega, a maggior ragione, se si tiene conto che, nel caso delle donne veterinarie dipendenti, la fascia di età in cui sono maggiormente rappresentate è quella tra i 45 e i 55 anni. Con le misure governative di progressiva riduzione del numero di dipendenti pubblici, non vengono effettuati frequentemente concorsi per l’acquisizione di personale giovane. È evidente che in quadro di questo tipo non solo il numero delle colleghe venete non possa essere rilevante, ma anche la loro l’età media si mantenga su livelli più avanzati.
DONNE VETERINARIE NELLE ASL DEL VENETO
(Dati aggiornati al 15 settembre 2010)
Ulss |
DIPENDENTI |
CONVENZIONATE
|
TOTALE ASL |
1 Belluno |
1 |
|
1 |
2 Feltre |
|
|
– |
3 Bassano |
2 |
|
2 |
4 Thiene |
|
|
– |
5 Arzignano |
|
|
– |
6 Vicenza |
4 |
1 |
5 |
7 Pieve di Soligo |
2 |
1 |
3 |
8 Asolo |
1 |
|
1 |
9 Treviso |
1 |
|
1 |
10 San Donà |
4 |
1 |
5 |
12 Venezia |
|
|
– |
13 Mirano |
|
|
– |
14 Chioggia |
1 |
|
1 |
15 Alta Padovana |
3 |
|
3 |
16 Padova |
3 |
|
3 |
17 Este |
2 |
1 |
3 |
18 Rovigo |
1 |
|
1 |
19 Adria |
3 |
|
3 |
20 Verona |
5 |
1 |
6 |
21 Legnago |
1 |
|
1 |
22 Bussolengo |
|
2 |
2 |
TOTALE |
34 |
7 |
41 |