La nona commissione del Senato ha approvato un emendamento sui poteri del commissario straordinario alla peste suina africana.
Nel quadro definito dalla Costituzione, «dai principi generali dell’ordinamento giuridico», dal codice antimafia e dalla normativa comunitaria, il commissario straordinario alla peste suina africana (al momento è Vincenzo Caputo) agisce «in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale». Se le ritiene strategiche per il contenimento dei cinghiali, i suoi poteri si estendono anche all’installazione delle recinzioni nelle zone indenni che confinano con quelle infette.
Lo prevede un emendamento al decreto agricoltura approvato dalla nona commissione del Senato; e non è l’unico che riguarda il cinghiale: la maggioranza, favorevole il governo (alla seduta ha partecipato il sottosegretario Patrizio La Pietra), ha infatti aperto all’impiego di «dispositivi di puntamento, anche digitale, per la visione notturna» nella caccia di selezione.