Il loro numero deve crescere ancora di più, anche se già oggi un anziano su due ha un animale domestico, una percentuale aumentata del 16 per cento soltanto nell’ultimo anno: «È un rapporto che va tutelato e agevolato in ogni modo, per il contributo importante che dà alla socializzazione e alla salute dei cittadini della terza età».
Con questo spirito ieri Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente e del Movimento animalista, lancia la campagna «Senior, adotta un senior!». Lo scopo è di incentivare l’adozione di cani adulti nei canili proprio da parte degli over 65. L’iniziativa è portata avanti insieme con la federazione delle associazioni della terza età, Senior Italia Federanziani, e l’Associazione nazionale dei medici veterinari (Anmvi).
Da settembre saranno distribuite brochure informative e organizzati incontri con esperti in 3.700 centri di Federanziani (una realtà che coinvolge 3,8 milioni di cittadini): «Vogliamo fare capire i benefici che un animale domestico può avere sul loro benessere fisico e psicologico — spiega Brambilla —. Non c’è cosa più bella per un anziano che prendersi cura di un amico a quattro zampe. Così li invitiamo a recarsi nei canili e nei gattili per adottare un nonnetto , più equilibrato e tranquillo e certamente riconoscente a chi gli regalerà una nuova vita».
Il 20 maggio scorso Michela Brambilla, onorevole di Forza Italia, ha presentato il partito Movimento animalista, di cui è socio fondatore anche Silvio Berlusconi. Nelle intenzioni della deputata l’adozione di un quattrozampe deve essere facilitata anche dalla politica: «Noi del Movimento animalista — ribadisce Brambilla — chiediamo di ridurre la pressione fiscale che grava sui proprietari di animali d’affezione e di introdurre un sistema veterinario mutualistico a vantaggio delle persone economicamente più deboli».
Roberto Messina di Senior Italia Federanziani e Marco Melosi di Anmvi insistono: «I cani adulti sono quelli che hanno meno chance di uscire dal canile ma, allo stesso tempo, sono dotati di una docilità e di una propensione all’affettività che ben si conciliano con lo stile di vita del senior che li adotta».
Il Corriere della Sera – 20 luglio 2017