Il Sole 24 Ore. Per ora è una «ipotesi poco probabile» perché le «mutazioni» anche in un Coronavirus «sono all’ordine del giorno». «La mutazione – spiega Guido Rasi microbiologo e fino a un mese fa direttore dell’Ema, l’Agenzia Ue che ieri ha autorizzato il primo vaccino – è intrinseca ai virus e di per sé non deve preoccupare. Quello che deve preoccupare è che non abbia mutazioni multiple a livello strutturale, in quel caso potrebbe rendere meno efficace o addirittura inefficace il vaccino che a quel punto andrebbe rivisto. Ma non credo che ci troviamo in questa ipotesi».
Cosa abbiamo capito finora?
Che come ogni virus anche questo ha una natura diabolica e la sua mutazione finora è stata quella di imparare ad entrare ancora meglio nelle cellule e a replicarsi ottimizzando la sua struttura. Il lockdown in un certo senso gli ha fatto capire che doveva diventare più efficiente.
E quindi?
Questa cosa ci dice una cosa molto chiara e cioè che ora è fondamentale fare una campagna vaccinale rapida e massiva perché abbiamo visto che il virus quando va sotto pressione tira fuori la sua capacità evolutiva. E ora che arriverà il vaccino proverà a trovare nuovi modi per sopravvivere, ma quali saranno le mutazioni che farà purtroppo non lo sappiamo prima. Sappiamo però che quelle pericolose sono le mutazioni multiple contemporanee.
Se la variante inglese fosse proprio questo tipo di mutazione?
Allora ci dovremmo preoccupare. Potrebbe rendere i vaccini meno efficaci o inefficaci. Una mutazione così sostanziale farebbe cambiare la personalità del virus e anche il modo in cui penetra nelle cellule. Diventerebbe quasi un altro virus.
A quel punto cosa si deve fare?
Si dovrà seguire lo stesso metodo già utilizzato per sviluppare i vaccini e cioè verificare verso quale parte del virus mutato le persone che si ammalano sviluppano gli anticorpi neutralizzanti. Insomma bisogna trovare il nuovo bersaglio.
Bisogna ripartire daccapo?
Nella migliore delle ipotesi se si comporta come i virus influenzali basterà un restyling del vaccino e potrebbe essere sufficiente ripartire da una Fase due allargata. In caso di una mutazione davvero sostanziale bisognerà ripartire dall’inizio.
Quanto tempo ci vorrebbe?
I vaccini con l tecnologia Rna sono più flessibili e nel caso solo di un restyling potrebbe bastare qualche mese.
Ma quando capiremo se i vaccini sono efficaci anche alla variante?
Qualche settimana. Già 200mila inglesi si sono vaccinati. Bisognerà monitorare se si ammalano di Covid e verificare se hanno questa variante.
Marzio Bartoloni