“Solo nell’ultimo anno sia il settore agroalimentare sia il settore lattiero-caseario hanno visto l’aggravarsi di una crisi che sembra non avere mai fine e che negli ultimi dieci anni ha causato la scomparsa di 66 mila stalle italiane. A questo si aggiungono le conseguenze dell’embargo russo, che ha fatto dirottare in Italia carni estere (+ 27% dalla Polonia, + 25% dall’Irlanda) con prezzi al ribasso”: lo afferma il consigliere Fabiano Barbisan del gruppo consiliare Zaia Presidente.
Il crollo della domanda – spiega Barbisan – ha portato un abbassamento generalizzato dei prezzi all’origine sia del latte bovino sia dell’agroalimentare mettendo in ginocchio numerose imprese italiane che non riescono più a coprire i costi di produzione, “per tale motivo ho depositato a Palazzo Ferro-Fini la proposta di legge che istituisce il Consorzio di tutela, promozione e valorizzazione dei prodotti a marchio”.
“La legge – continua il consigliere – si incardina all’interno della legge regionale che ha istituito il marchio ‘Qualità Verificata’ e prevede che i concessionari del suddetto marchio possano costituirsi in un Consorzio al fine di rilanciare i prodotti agricoli e agroalimentari di qualità superiore che, non potendosi fregiarsi dei marchi europei Dop, Igp e Stg, sono costretti a confrontarsi con le produzioni estere le quali spesso non hanno gli stessi standard qualitativi imposti dalla normativa italiana, in termini di sicurezza alimentare, uso del farmaco, uso di fitofarmaci e pesticidi, benessere animale, controlli sanitari, conservazione e qualità dell’alimentazione degli animali”. “Infine sottolineo – conclude Fabiano Barbisan – che c’è la necessita di rilanciare il marchio ‘Qualità Verificata’, istituito con la legge regionale 12/1991, per consentire ai consumatori di poter scegliere con maggior consapevolezza i prodotti da acquistare e con questa mia proposta l’obiettivo può essere raggiunto”.
26 novembre 2015