Decisa presa di posizione di Fvm in vista dello sciopero nazionale del 12 dicembre nei confronti dei direttori generali delle Asl che spesso nel passato, anche recente, hanno tentato in vario modo di vanificare l’astensione dal lavoro di medici e dirigenti sanitari. “Appare evidente – scrive il presidente Fvm Aldo Grasselli nella diffida inviata ai Dg – come i comportamenti antisindacali eventualmente tenuti, oltre che risultare particolarmente spregevoli sia rispetto alle tutele costituzionali in materia di diritto di sciopero, sia in termini etico-morali, andrebbero a determinare violazione della legge sul lavoro ed eventualmente anche del codice penale”. Grasselli ricorda anche ai direttori generali l’appoggio alle ragioni dei medici e dirigenti del Ssn manifestata dagli assessori regionali alla sanità.
Fvm, Federazione Veterinari, Medici, Farmacisti e Dirigenti Sanitari, preoccupata per i comportamenti antisindacali tenuti in passato da diversi Enti e Aziende del SSN in tutto il Paese, in occasione di scioperi – nel ritenere grave e definitivamente inaccettabile ogni eventuale comportamento di questo tipo ha inviato una diffida a tutti i Direttori Generali delle suddette Amministrazioni affinché non venga posto in atto alcun comportamento antisindacale, in occasione dello sciopero proclamato per il prossimo 12 dicembre 2017.
Ricordiamo che costituisce comportamento antisindacale qualsiasi azione che leda il diritto di sciopero, inteso come possibilità del dipendente di decidere di aderire allo sciopero in qualsiasi momento, in relazione al periodo proclamato, e di non vedere vanificata l’efficacia della propria azione di protesta, che si estrinseca anche e in specie nei confronti di ogni attività economica correlata al lavoro esattamente proprio del dipendente medesimo.
Appare evidente come i comportamenti antisindacali eventualmente tenuti, oltre che risultare particolarmente spregevoli sia rispetto alle tutele costituzionali in materia di diritto di sciopero, sia in termini etico-morali, andrebbero a determinare violazione della legge sul lavoro ed eventualmente anche del codice penale.
Tra l’altro ieri gli Assessori regionali alla sanità hanno dichiarato di essere dalla parte degli operatori del SSN e delle organizzazioni sindacali nella battaglia per ottenere 1, 3 md necessari per procedere ai rinnovi dei contratti dei dipendenti pubblici e convenzionati del Servizio Sanitario Nazionale.
6 dicembre 2017