Il degrado della Gogna causato da siccità e inciviltà. La vegetazione ha raggiunto il marciapiede ma il Consorzio di bonifica effettuerà un intervento di pulizia fra qualche settimana
Ratti e vegetazione infestante sul greto del Gogna che arriva sin sulla strada trafficata, tanto da rendere necessario interventi di deratizzazione e decespugliamento. Non è che gli altri torrenti di Schio stiano molto meglio ma la situazione del Gogna, un tempo regno dei pescatori valleogrini, è al limite. Sarà colpa del caldo torrido di quest’estate e degli effetti dei sette anticicloni africani che hanno caratterizzato questi ultimi mesi, lasciando praticamente in secca torrenti e fiumi, fatto sta che il Gogna sembra più una foresta che un corso d’acqua. La vegetazione non solo ha occupato quasi tutta la larghezza del greto, ma ha raggiunto un’altezza tale da cominciare ad invadere il marciapiede di via Lungo Gogna. A seguito di una segnalazione giunta all’ufficio ambiente del Comune di Schio è stata immediatamente attivata la procedura per un intervento di derattizzazione nell’area verde lungo il Gogna a monte del ponte. L’operazione verrà effettuata nei prossimi giorni e segue quella già svolta circa un anno fa nella stessa zona, dove purtroppo il fenomeno è facilitato anche dalla presenza di orti privati, composter e dall’abbandono di rifiuti biodegradabili lungo il torrente. La manutenzione ordinaria del Gogna è invece di competenza da qualche anno del consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, che almeno una volta all’anno provvede ad effettuare la decespugliazione. L’intervento è già in programma nelle prossime settimane e dovrà riportare in condizioni più decorose il torrente, anche in vista del periodo di piogge che solitamente accompagna l’autunno. Il Gogna altrimenti potrebbe trascinare tutta questa vegetazione nel Leogra dove solo qualche anno fa, con l’alluvione, si era verificata una condizione pericolosa proprio a causa dell’ammassarsi di detriti e tronchi sotto al ponte che porta a Magrè. Secondo gli esperti del Comune la presenza di questa folta vegetazione sul letto Gogna è la conseguenza dell’insediamento e della diffusione di una specie infestante erbacea, chiamata “Reynoutria japonica”, di origine asiatica: si tratta di un infestante particolarmente aggressivo che cresce molto sia in altezza che in profondità ed è quindi difficile da contrastare. Nel complesso conferisce un aspetto di abbandono e crea un habitat ideale per ratti e pantegane. «Li ho visti con i miei occhi – racconta Arturo Sartori che ha poi inoltrato una lettera in Comune per avvisare delle sgradevoli presenze e dello stato di abbandono – in mezzo a quella selva che si è creata sul Gogna. Purtroppo i rovi sono talmente alti che riescono ad invadere il marciapiede e vanno estirpati al più presto». «Un tempo quando scorreva più acqua e pioveva di più – raccontano Roberto Fasson e Giancarlo Picco di Poleo – c’era meno vegetazione sul letto del torrente ma ora il livello è degenerato. Anche pescare in una delle sei cascate è diventato difficile perché in alcuni punti il Gogna ha iniziato a chiudersi completamente».
Il Giornale di Vicenza – 8 settembre 2012