Mentre i casi di Covid-19 in Italia continuano a salire, l’analisi della stagione fredda in Australia “ci dice che tra autunno e inverno faremo i conti con un ‘concerto di virus’“. Parola del virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi e direttore scientifico di Osservatorio Influenza, che prevede una ‘tripletta’ dominante: “Ci saranno i virus influenzali, ma anche Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Un mix già visto l’anno passato”.
L’influenza
L’anno passato abbiamo parlato di influenza dei record, con numeri impressionanti e una coda lunghissima anche se nel conteggio totale dei casi erano inclusi gli altri due virus. Quest’anno “al di là del caso estremo del 2019, che ricordo essere stata una stagione pesantissima, quello che è accaduto in Australia ci permette di prevedere una stagione influenzale florida, con almeno 5-6 milioni di casi e un dubbio legato all’andamento meteorologico”. L’influenza infatti ha bisogno del freddo vero per prendere piede. “Inoltre circola una variante H1N1 nuova”, che potrebbe giocare un ruolo importante nei contagi.
La recrudescenza del virus respiratorio sinciziale
Numerosi esperti segnalano i rischi del VRS, “che dopo l’assenza per Covid ora sta recuperando il tempo perduto. Dopo l’assenza per un paio di stagioni questo virus, che ha dei sottotipi, ‘approfitta’ del fatto che non abbiamo più la memoria” che ci protegge. E i rischi maggiori in questo caso li corrono i bimbi e gli anziani.
Vaccino anti-Covid per tutti negli Usa
Nel frattempo i casi di Covid-19, complici le nuove varianti, continuano a crescere. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno raccomandato a tutti gli americani sopra i 6 mesi di fare i vaccini anti-Covid aggiornati di Pfizer e Moderna. Le prime somministrazioni dovrebbero partite entro pochi giorni.
Anti-influenza a misura di anziani
“In Italia agli anziani si consigliano i vaccini adiuvati o potenziati, più efficaci e mirati per questa popolazione. Il mio consiglio è quello di fare insieme il richiamo anti-Covid e il vaccino per l’influenza: l’ho fatto io stesso e, in attesa del vaccino unico che stanno ancora studiando, permette di proteggersi contro questi virus che possono causare problemi in particolare ai soggetti fragili. Ecco: penso che la sfida sia proprio questa: proteggere i soggetti fragili, fare i tamponi in caso di sintomi sospetti e avviare la terapia antivirale il più rapidamente possibile. In questo modo evitiamo i casi gravi di Covid-19 che ancora si registrano tra i fragili”.
L’incognita scuola
Con il ritorno in classe ci si preoccupa per l’impatto di Sars-Cov-2. “Potrebbero esserci dei focolai – dice Pregliasco – ma spero che la situazione quest’anno sia davvero diversa. Un punto resta lo stesso: proteggere i fragili, in questo caso alunni e insegnanti” dal ‘concerto dei virus’.
In Italia over 60 e fragili
Sul tema arrivano le raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’Autunno-Inverno del Board del Calendario per la Vita, costituito dalla Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Società Italiana di Pediatria (SIP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), con il coordinamento scientifico di Paolo Bonanni.
In accordo con la Circolare ministeriale, il Calendario per la Vita raccomanda la somministrazione di una dose di vaccino anti Sars-CoV-2 di nuova formulazione, contenente XBB.1.5, a partire dall’Autunno 2023, a tutta la popolazione di età superiore ai 60 anni, ai soggetti di età superiore a 6 mesi affetti da patologie croniche e da situazioni di immunocompromissione che comportano un aumentato rischio di malattia grave, alle donne in gravidanza e agli Operatori sanitari non immunizzati negli scorsi 12 mesi.