Portoscuso, nuova ordinanza del sindaco in aggiunta ai divieti per il latte ovino e caprino. L’incubo diossina e metalli pesanti colpisce duramente l’economia del territorio. Dopo il divieto di commercializzazione del latte ovino e caprino, nuova mazzata sull’economia agro pastorale del territorio.
Una nuova ordinanza del sindaco di Portoscuso ha imposto infatti il divieto di movimentazione e di macellazione dei capi presenti negli allevamenti nel territorio comunale e comunque di immissione nel circuito del consumo alimentare di ovicaprini e bovini e dei relativi prodotti zootecnici.
L’ordinanza, che è stata richiesta dal Servizio Prevenzione della Asl 7, colpisce una quindicina di aziende e allevamenti del territorio, tutte dislocate nel territorio comunale di Portoscuso. Per queste, a questo punto, è espressamente vietata «la movimentazione per vita, commercializzazione, macellazione o distribuzione a qualunque titolo dei capi ovicaprini e bovini e dei relativi prodotti zootecnici, e la distruzione e lo smaltimento del latte prodotto dalle stesse aziende nel rispetto delle norme».
I problemi comunque potrebbero estendersi anche ad altre aree. Le indagini in corso, infatti, sono allargate anche indirizzate su territori limitrofi a quelli del comune di Portoscuso. A rischio, insomma, se venisse accertata la presenza di metalli pesanti e diossina, potrebbero essere altre aziende di altri comuni del territorio. (Gianfranco Nurra)
La Nuova Sardegna – 7 maggio 2014