Tra le novità del provvedimento, l’aver già incluso la strategia per l’acquisto delle dosi di vaccino per la campagna 2014, in modo tale da partire con le prime vaccinazioni con un sensibile anticipo rispetto al 2013. Sinora i casi di malattia confermati sono stati 1.092.
Firmato il decreto regionale per contrastare in maniera più efficace l’epidemia di Lingua blu che ha colpito gli allevamenti ovini della Sardegna. La firma arriva dopo le verifiche e d’intesa con il ministero della Salute, i Servizi veterinari delle Asl e l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
Sono 3.081 i focolai di blue tongue registrati all’11 settembre dal Centro di Sorveglianza Epidemiologica dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.
I casi di malattia confermati sono 1.092 mentre i sospetti sono 1.989 per un fenomeno che interessa più di 3mila aziende isolane. Gli ovini contagiati sono 74mila circa, con una mortalità che non supera l’uno per cento sul totale dei capi coinvolti: 900mila, cioè la somma di tutti gli animali presenti nelle aziende interessate dalla lingua blu. Le province più colpite restano quelle di Nuoro (739 focolai), Oristano (747) e Sassari (574). Stabili, i numeri di Lanusei: 115 focolai.
La nuova strategia di vaccinazione per la campagna in corso prevede il ricorso alla profilassi vaccinale negli allevamenti ovini oltre i 4 km del buffer attorno ai focolai e inoltre in tutti gli ovini di età maggiore ai 3 mesi che non manifestano sintomatologia clinica, appartenenti alle aziende confinanti con quelle sede di focolaio, tenendo conto della situazione orografica e della presenza di corsi d’acqua, in particolare nelle provincie interessate dall’epidemia 2012. Non sono previsti effetti collaterali negli animali sottoposti a vaccinazione, visto che si tratta di vaccini spenti. Per quanto riguarda la profilassi diretta (lotta all’insetto vettore e smaltimento carcasse), è prevista la distribuzione agli allevatori di particolari repellenti per ovini (Butox). Inoltre, gli allevatori dovranno attuare tutte le azioni per migliorare la biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli animali.
Tra le novità del provvedimento, l’aver già incluso la strategia per l’acquisto delle dosi di vaccino per la campagna 2014, in modo tale da partire con le prime vaccinazioni con un sensibile anticipo rispetto al 2013, si stima già ai primi mesi del 2014. Sono già in corso i contatti con le uniche due ditte produttrici in Europa. La programmazione della vaccinazione sarà basata anche sulla valutazione dei dati complessivi 2013.
Spetterà agli enti locali svolgere, per la parte di competenza, le attività di controllo e prevenzione sull’insetto vettore. A carico dei Comuni sono anche le operazioni di smaltimento delle carcasse degli animali morti e/o abbattuti per la malattia. I dirigenti veterinari sono mobilitati sul territorio per supportare gli allevatori, monitorare la situazione epidemiologica, gestire i focolai, registrare tutti gli eventi, i capi morti, abbattere quelli agonizzanti per benessere animale e svolgere tutte le attività previste dai piani di emergenza e dai manuali operativi. Operativi anche i turni di reperibilità notturna e festiva i cui recapiti potranno essere richiesti ai centralini dei presidi ospedalieri della Asl. Per una migliore efficacia della lotta alla Lingua blu, il decreto specifica che gli allevatori debbano offrire la massima collaborazione per lo svolgimento delle operazioni di profilassi. Coloro che si sottrarranno alle disposizioni del Piano di vaccinazione non potranno usufruire degli indennizzi.
“È un decreto importante – ha sottolineato De Francisci – perché integra e rafforza le precedenti disposizioni, prevedendo tra le altre norme l’anticipazione della campagna vaccinale 2014”. L’assessore ha poi voluto lanciare un appello a tutto il sistema affinché non si abbassi la guardia. In particolare, ha chiesto al mondo allevatoriale la massima collaborazione perché immunizzino i propri capi: “È un vaccino spento, dunque con nessun effetto collaterale e assieme a una corretta profilassi è l’unica arma per combattere la malattia”.
Riguardo agli indennizzi agli allevatori, l’assessore Cherchi ha illustrato i contenuti della legge appena approvata in Consiglio regionale, che destina 18,5 milioni di euro all’emergenza: “Tra le novità più significative vi è il coinvolgimento degli enti locali, ai quali verranno trasferite le risorse per velocizzare i tempi di erogazione delle somme necessarie a ristabilire il patrimonio zootecnico compromesso direttamente dalla Blue Tongue. Inoltre una parte consistente dei fondi sarà destinata alla prevenzione e alla ricerca”. Cherchi ha poi chiarito che con questo provvedimento non sono previsti indennizzi per gli abbattimenti.
12 settembre 2013 – Quotidiano sanità