La doppia modifica alle schede di programmazione sanitaria per le due aziende ospedaliere di Padova e di Verona per ora può attendere: la commissione Sanità – presieduta da Leonardo Padrin (FI) – intende prima ascoltare i direttori generali delle due aziende per capire le ragioni che dovrebbero indurre il legislatore regionale ad aumentare il numero dei primariati deciso un anno fa con la Dgr 2122, vale a dire con le ‘schede’ di programmazione ospedaliera.
La proposta arrivata dalla Giunta chiedeva di assegnare una apicalità in più all’azienda ospedaliera di Padova, per ripristinare l’unità complessa di Endocrinologia, e di assegnare un primariato in più all’azienda di Verona per il trattamento delle malattie ipertensive. Due “correzioni’ alla programmazione ospedaliera approvata il novembre scorso che rischiano – a giudizio della commissione – di dare adito a tutte le Ulss del Veneto ad avanzare richieste di aggiustamento, integrazione, potenziamento dei posti letto e delle apicalità. “Il provvedimento in questione non è una correzione di un mero errore materiale o di una svista di quella notte – è insorto Matteo Toscani, Lega – ma ci chiede di apportare una modifica sostanziale rispetto a quanto programmato otto mesi fa. A questo punto chiedo alla Giunta di dare la medesima possibilità a tutte le Ulss di rivedere le schede e di avanzare richieste di integrazione o modifica. La commissione non può privilegiare le richieste che arrivano dalle aziende maggiori e non farsi carico anche delle Ulss di piccole dimensioni o periferiche”.
22 giugno 2014