Fissate dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra Stato e Regioni, nella seduta dello scorso 19 aprile, le nuove “Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider, albo nazionale dei provider, crediti formativi triennio 2011/2013, federazioni, ordini, collegi e associazioni professionali, sistema di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità, liberi professionisti”.
Con il documento licenziato si è inteso dare avvio alla realizzazione di un sistema integrato nel quale soggetti con responsabilità e ruoli istituzionali diversi hanno il compito di concorrere alla realizzazione della funzione di governo nella formazione continua.
Con l’intento di rendere più omogenea l’offerta formativa per gli operatori sanitari che, nel triennio 2011-2013, sono chiamati a maturare 150 crediti formativi (50 crediti/anno, minimo 25, massimo 75, ma si prevede la possibilità per tutti i professionisti sanitari di riportare dal triennio precedente 2008-2010 fino a 45 crediti), sono stati definiti i criteri minimi che devono essere adottati da tutti gli enti accreditanti e sono state tracciate le procedure per la costituzione dell’Albo nazionale dei provider.
Definiti i compiti degli Ordini e delle rispettive Federazioni e previsti i sistemi di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità.
Con riferimento ai liberi professionisti, risulta confermata la possibilità di acquisire crediti formativi attraverso modalità flessibili per crediti/anno. Nel Manuale di accreditamento dei provider è regolata la valorizzazione dei crediti formativi acquisiti con autoformazione, anche attraverso il riconoscimento di attività tutoriali gestite dagli Ordini.
Agli Ordini è affidata la certificazione della formazione continua; allo scopo è operante il COGEAPS (un consorzio di Federazioni di ordini e collegi) deputato a gestire l’anagrafe nazionale dei crediti formativi. Gli ordini potranno fare formazione anche su tematiche professionali, con privilegio per il liberi professionisti e per quelle categorie e discipline che hanno ridotta offerta formativa. Questa offerta non potrà eccedere il 50% del totale dell’attività formativa.
Agli Ordini sono inoltre affidati compiti di auditor nel processo di qualità della formazione continua partecipando con propri designati alla attività degli Osservatori, e compiti di monitoraggio della qualità.
Nell’elenco degli obbiettivi si trovano dizioni generiche in cui hanno collocazione tutte le attività di aggiornamento dei medici veterinari. I liberi professionisti potranno acquisire i crediti attraverso modalità flessibili per crediti/anno; nel testo dell’Accordo si prevede di riconoscere l’attività di autoformazione anche attraverso il riconoscimento di attività tutoriali gestite dagli Ordini. Gli stessi non potranno ricorrere a sponsorizzazioni commerciali e dovranno consentire la partecipazione agli iscritti gratuita o a costi minimi necessari alla copertura delle spese sostenute.
autore: Ufficio stampa Fnovi – 3 maggio 2012