La denuncia dai vertici dei Nas. Centro Italia il più «sprecone». «Sistema da riformare. Troppi gli abusi»
Centinaia di migliaia di euro bruciati in frodi a danno del servizio sanitario nazionale, o ancora meglio, denuncia il comandante dei Nas Cosimo Piccinno, a danno dei cittadini. Nel corso di due anni, il 2009 e il 2010, i carabinieri dei Salute hanno scoperto frodi per 475 milioni per danno erariale presunto. A questi se ne aggiungono 1,6 miliardi di euro accertati dalla Guardia di Finanza per il triennio 2008-2010.
La Sanità resta terreno di razzie per guadagni illeciti ma non è solo il crimine a rubare risorse: la cattiva gestione contribuisce a sottrarre disponibilità, soprattutto nelle regioni in rosso.
L’occasione per puntare i riflettori sui grandi temi della legalità e dell’efficienza è stato un convegno organizzato da Farmindustria.
Sono 35 i milioni di danno conteggiati nelle regioni del nord, 250 al centro e ! 190 al sud. Nel triennio 2008-2010 sono stati effettuati dalla Guardia di finanza 4.911 interventi anti frodi nel servizio sanitario nazionale e denunciati all’autorità giudiziaria 7.149 persone, accertando frodi per 186 milioni di euro.
Sono state anche deferite alla Corte dei Conti 1.468 persone e segnalati alla stessa danni erariali per 1,6 miliardi di euro, ha riferito il colonnello della Guardia di finanza, Fabrizio Martinelli.
Intere zone del Paese, con il Dud in testa, associano agli sprechi forti carenze in termini di assistenza sanitaria
Iil senatore Pd, Ignazio Marino denuncia che il 10,9% delle famiglie italiane «ha rinunciato a terapie mediche essenziali per motivi economici».
larena.it – 8 giugno 2011