«Altro che stretta. Diamo un abbraccio affettuoso a tutti quanti hanno detto che avremo tagliato la sanità. Noi non lo abbiamo mai fatto. E per il prossimo anno ci saranno 2 miliardi in più». Preceduto dai tweet dei due ministri di Ap, Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, è il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a mettere il sigillo su un aumento delle risorse per la salute nel 2017, che ha capovolto nella notte tutte o quasi le previsioni. «Un miliardo è stato ballerino fino all’ultimo», ha ammesso Renzi. Che certifica: i fondi 2017 per la salute salgono a quota 113 mld. Il Fondo vero e proprio, comprensivo dei Lea (800 mln), vale 112 mld. Il miliardo in più viene vincolato tra farmaci oncologici innovativi, farmaci anti epatite C, piano vaccini, assunzioni e regolarizzazioni per un totale di circa 8mila precari tra medici e infermieri. Con una novità ulteriore che è spuntata all’ultimo: la governance del settore farmaceutico, che è in fase di limatura, ma che tra le altre cose prevede la negoziazione prezzo/volume e un intervento sui tetti.
«Sono molto contenta del risultato che abbiamo ottenuto e ringrazio Matteo Renzi e Angelino Alfano. Con questa legge di bilancio – afferma Beatrice Lorenzin al Sole-24 Ore – abbiamo cambiato vecchie logiche delle passate manovre. Stiamo applicando il Patto con le regioni e scommettendo sull’innovazione e la tecnologia, per garantire più servizi e sempre migliori».
Il dettaglio della manovra sanitaria è articolato. A partire da quel miliardo che si aggiunge ai 112 veri e propri del Fondo: «Saranno tutte misure strutturali e non una tantum – assicura la ministra – che verranno ripetute ogni anno, in aggiunta al Fondo che sarà e che potrà crescere rispetto al pil: nel 2018, ad esempio, potrà essere di 113 mld, o di più a seconda del pil, più quel miliardi appunto». Quel miliardo di risorse vincolate sarà ripartito in quattro direzioni. Una fetta di 500 mln sarà riservata ai farmaci innovativi oncologici – risorse extra tetto della farmaceutica – . Altri 250 mln, sempre a carattere strutturale, andranno ai farmaci anti epatite C, ai quali un’analoga somma di 250 mln arriverà dalle risorse degli “obiettivi di piano” delle regioni. Altri 150 mln saranno dedicati al nuovo Piano nazionale vaccini. Quindi le risorse destinate al piano di nuove assunzioni per tamponare il turno over e insieme per la stabilizzazione dei precari: i concorsi per il 2017 si svolgeranno entro luglio, dunque lo stanziamento previsto per il prossimo anno sarà più basso ma crescerà negli anni seguenti intorno a quota 300 mln. Da notare che i concorsi prevederanno la metà dei posti per nuovi assunti, l’altra metà per stabilizzare i precari. In tutto, circa 8mila posti in più. Vale la pena ricordare che i precari nel Ssn sono un esercito: circa 7mila medici e 18mila infermieri. Quella che arriva è insomma una prima boccata d’ossigeno, non ancora di sicuro la soluzione del problema.
Di grande impatto – e attesissima da industrie e regioni, non esattamente sempre in sintonia – potranno essere poi le misure sulla governance farmaceutica, che avranno effetti anche sul versante dei risparmi, soprattutto davanti al mega sfondamento della spesa farmaceutica in ospedale, che nel 2017 potrebbe segnare un rosso vicino a 2,5 mld: «Le misure sulla governance farmaceutica – afferma Lorenzin – ci permetteranno di affrontare con più serenità il problema della sostenibilità, ma anche di eliminare molte storture attuali». Storture che potrebbero saltare anche con procedure d’acquisto legate alle regole Anac. Contando sull’attività della Consip, ha ricordato Renzi, che per la sanità sta facendo salire i risparmi verso 1,2 mld. «Soldi che restano alla sanità», parola di Renzi.
LA SCHEDA – TRA ASL E OSPEDALI 8MILA NUOVI POSTI DI LAVORO
La sanità nel 2017 avrà 2 miliardi in più. La dote per asl e ospedali sale infatti dai 111 mld del 2016 ai 113 del prossimo anno. Il Fondo sanitario vero e proprio sarà di 112 mld, cui si aggiunge 1 mld di risorse vincolate, ma che diventeranno strutturali, non una tantum. Questa somma sarà così ripartita: farmaci oncologici innovativi (500 mln); farmaci per l’epatite C (250 mln, più altri 250 che arriveranno dalle quote vincolate delle regioni); 8mila posti tra nuove assunzioni e regolarizzazione di precari per concorsi che partiranno a luglio (150 mln nel 2017) con la riserva del 50% dei posti per ciascuna categoria; applicazione del nuovo piano nazionale vaccini (100 mln nel 2017).
Nella manovra è spuntata anche la riforma della governance farmaceutica, tema di lungo scontro con le regioni: tra le novità, intervento sui tetti e applicazione degli sconti in base al rapporto prezzo/volumi degli acquisti. (Il Sole 24 Ore)
IL COMMENTO. RETROMARCIA SULLA SANITÀ. NESSUN TAGLIO ALLE REGIONI
Renzi rivendica una diversa allocazione della spesa (1,2 miliardi di risparmi) e l’assenza di tagli. Le cronache quotidiane raccontano un’altra storia. Con uno stillicidio di tagli, turni massacranti per il personale interno e limitazione pure nell’uso delle terapie. Tanto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin annuncia un piano vaccini, farmaci oncologici innovativi, stabilizzazione dei precari della sanità. In totale dovrebbero essere assunti 4mila medici precari e 6mila infermieri precari. Personale che già lavora a contratto che verrebbe solo stabilizzato, Senza alcun aumento dell’organico (in cronica sofferenza). (Libero)
16 ottobre 2016