La Giunta regionale, nel rispetto di quanto previsto dal vigente Patto per la Salute e dalle normative nazionali in materia di controllo della spesa sanitaria, ha approvato ieri una delibera, Dgr 715 e allegato, con la quale si definiscono gli obiettivi di costo per l’anno 2012 per i direttori generali delle Ulss e Aziende Ospedaliere del Veneto. L’atto è stato proposto dall’assessore alla sanità. “Si tratta – ha sottolineato l’assessore – di un adempimento tecnico che va fatto ogni anno sulla base di quanto previsto per le Regioni dalla normativa vigente, che rende necessarie strategie di governo della spesa finalizzate a conseguire l’equilibrio economico a fine esercizio. Un cammino che, di fatto, abbiamo già delineato con la delibera con la quale sono stati assegnati ai direttori generali gli obiettivi di gestione per il biennio 2011-2012”.
La cifra indicata nel provvedimento è di 7 miliardi 491 milioni di euro, inferiore ai circa 8 miliardi 608 milioni del riparto nazionale 2012 assegnato al Veneto, in quanto il tetto è stato calcolato al netto di alcune voci per le quali un limite non è indicabile perchè riguardanti i rapporti tra le singole aziende ed i costi correlati a specifici provvedimenti di Giunta. Le principali voci non conteggiate in questo provvedimento sono la mobilità sanitaria interregionale ed extraregionale, i ricavi derivanti dalle poste ordinarie di scambio tra Ulss e Ulss, i costi per gli ammortamenti, quelli per la compartecipazione all’attività intramoenia, le perdite su crediti e per le variazioni delle rimanenze, i costi per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale ed ospedaliera dal privato convenzionato. Per la determinazione dei limiti di costo indicati in delibera sono stati presi come punto di riferimento i dati di analisi prospettica elaborati per il 2012 dall’Agenzia Regionale Socio Sanitaria. Fonte: Regione Veneto – 3 maggio 2012
Ogni direttore generale non potrà superare il”budget” per i maggiori centri di costo
Coletto: «Dobbiamo puntare al pareggio dei conti a dicembre». Calcolato anche l’aumento Iva
La Regione fissa i paletti di spesa del 2012 per i direttori generali delle Ulss. Con una novità chiara, figlia delle vicende degli ultimi mesi: in ogni Ulss verranno messe da parte anche cifre da accantonare per far fronte al problema delle assicurazioni per i casi di cosiddetta “malasanità”.
OBIETTIVO: IL PAREGGIO.
La Giunta regionale, «nel rispetto di quanto previsto dal vigente Patto per la Salute e dalle normative nazionali in materia di controllo della spesa sanitaria», sottolinea una nota diramata da Venezia, ha approvato ieri la delibera con cui definisce gli obiettivi di costo per l’anno 2012 per i direttori generali delle Ulss e delle Aziende ospedaliere del Veneto.
«Si tratta – sottolinea l’assessore alla sanità Luca Coletto (Lega) – di un adempimento tecnico che va fatto ogni anno sulla base di quanto previsto perle Regioni dalla normativa vigente, che rende necessarie strategie di governo della spesa finalizzate a conseguire l’equilibrio economico a fine esercizio. Un cammino che, di fatto, abbiamo già delineato con la delibera con la quale sono stati assegnati ai dg gli obiettivi di gestione per il biennio 2011-12». A fine anno scorso infatti la Giunta aveva fissato i nuovi obiettivi per i dg ad esempio sul numero massimo di ricoveri, i limiti massimi dei tempi di attesa per le visite, la spesa per i farmaci e così via. Adesso, come accaduto in passato, viene fissato il’budget’.
VENEZIA SI TIENE 1,1 MILIARDI.
La cifra complessiva di spesa fissata dalla delibera è di 7,49 miliardi: è «inferiore ai circa 8,6 miliardi del riparto nazionale 2012 assegnato al Veneto – precisala Regione – in quanto il tetto è stato calcolato al netto di alcune voci per le quali un limite non è indicabile perché riguardanti i rapporti tra le singole aziende ed i costi correlati a specifici provvedimenti di Giunta. Le principali voci non conteggiate in questo provvedimento sono la mobilità sanitaria interregionale ed extraregionale, i ricavi derivanti dalle poste ordinarie di scambio tra Ulss e Ulss, i costi per gli ammortamenti, quelli per la compartecipazione all’attività intramoenia, le perdite su crediti e per le variazioni delle rimanenze, i costi per l’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale ed ospedaliera dal privato convenzionato (un tema, questo, su cui pare ci sia stata discussione in giunta ieri tra l’assessore Coletto e il vicepresidente della Regione, il pidiellino Marino Zorzato).
IL “REVISORE É L’ARSS”.
Per fissare i limiti di costo indicati per ogni Ulss «sono stati presi come punto di riferimento i dati di analisi prospettica elaborati per il 2012 dall’Arss- Agenzia Regionale Socio Sanitaria »: la delibera della giunta Zaia infatti «prende atto» dell’analisi elaborata dall’Arss (che peraltro ha sentito tutte le Ulss prima di dire la sua) ma soprattutto «approva le azioni di riequilibrio economico-finanziario del Sistema sanitario regionale veneto ivi proposte ». ‘Fra l’altro le proiezioni fatte tengono conto anche dell’altra tegola che capita sui conti delle Ulss come di tutti: l’aumento dell’Iva che passerà dal 20 al 21%. La delibera precisa che eventuali discostamenti da parte delle Ulss rispetto alle cifre massime da spendere per i diversi centri di costo potranno solo essere fatti se ci sono altre voci che compensano la somma finale e solo se «correlati a strategie aziendali di miglioramento del risultato di esercizio complessivo ».
ASSICURAZIONI: CIFRE A PARTE.
Come detto, rispetto ad analoghe delibere la novità di ieri è che la Regione fissa per ciascuna Ulss il «costo-accantonamento per i premi di assicurazione », non lasciando più quindi che i singoli dg si gestiscano la cifra all’interno del capitolo generico “acquisto servizi non sanitari” Per l’Ulss 6 di Vicenza, tanto per fare un esempio, si fissa un accantonamento di 9 milioni, che una delle cifre più alte assieme agli 11 milioni per l’Azienda ospedaliera di Padova.
Il Giornale di Vicenza – 3 maggio 2012