Una giornata di sciopero nazionale è stata proclamata per il 26 febbraio dai sindacati maggiormente rappresentativi degli infermieri, Nursing-up e Nursind. Gli infermieri si asterranno dal lavoro per protestare contro il mancato rinnovo del contratto per il comparto sanità. E la protesta riguarderà anche il personale del comparto, compresi tecnici radiologi e tecnici di laboratorio. Lo sciopero, afferma il segretario del Nursing-up, Antonio De Palma, “porterà al blocco di attività degli ospedali e delle sale operatorie”.
E’ “inaccettabile – affermano i sindacati – la carenza di risorse dovuta al disinteresse del governo verso gli infermieri e gli altri lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale”. Secondo gli infermieri, infatti, “la misura è colma: ora noi infermieri siamo stanchi di aspettare – dichiara De Palma – vogliamo riprenderci la nostra dignità di lavoratori che si traduce in un’adeguata retribuzione e riconoscimento, condizioni degne di una società civile”. Tra le richieste, lo sblocco del turnover “per dire basta alla fuga dei cervelli e all’emigrazione dei giovani infermieri che vanno all’estero a portare competenze e professionalità che non vengono riconosciute in Italia”. I sindacati dicono anche “basta ai tagli lineari delle dotazioni organiche, al demansionamento dei professionisti sanitari e alle pretese di deroghe indiscriminate alle ore di riposo giornaliere e al riposo settimanale”. Gli infermieri attivi nel Ssn, ricordano i sindacati, sono circa 250 mila, e oltre 50 mila sono quelli iscritti alle due organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero, dopo un fallito tentativo di riconciliazione al ministero del Lavoro con la controparte pubblica.
Ansa – 31 gennaio 2018