“I territori sono in sofferenza per la mancanza di servizi, ma Azienda Zero fa 57 milioni di utili. Soldi sottratti alle Ulss nel corso del 2017 che avrebbero consentito l’erogazione dell’assistenza, non solo ospedaliera in modo più efficace”. È quanto dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Claudio Sinigaglia, Alessandra Moretti e Bruno Pigozzo a proposito del consolidato 2017 dell’Azienda Zero, che corrisponde anche al consuntivo della Gestione della spesa accentrata, illustrato oggi in Quinta commissione e che ha visto il voto contrario degli esponenti dem. “La produzione di Azienda Zero ha un valore di 594 milioni: all’interno spiccano i 168 per ripianare i deficit delle Ulss, poi ci sono i 51,7 per il funzionamento di Arpav, i 14,5 per gli specializzandi e infermieri, 12 per indennizzi danni da trasfusione, 21 milioni per mobilità attiva, 47 per il pay back farmaceutico e altri 16 fornitori elettromedicali e biomedicali, accantonamenti vari, manutenzioni e riparazioni. Alla fine – notano Sinigaglia, Moretti e Pigozzo – risulta un utile da reinvestire in investimenti in conto capitale di circa 57 milioni. Troppi soldi secondo noi: se fossero rimasti nel territorio avrebbero consentito un’assistenza più efficace, mentre assistiamo ancora a tagli di personale e servizi. Per questo – concludono i consiglieri democratici – abbiamo votato contro: bisogna assolutamente tarare meglio quanto trattiene l’Azienda Zero, in modo da non penalizzare ulteriormente i territori”.
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