di Claudio Baccarin. Non sarà una passeggiata il cammino in commissione del progetto di legge 23 «Istituzione dell’Ente di Governance della sanità regionale véneta denominato “Azienda Zero”» (primi firmatari Luca Zaia, Nicola Finco e Silvia Rizzotto), che contempla anche la riduzione del numero delle Ulss.
L’assessore alla Sanità Luca Coletto (Lega Nord) e il presidente della quinta commissione, Fabrizio Boron (Zaia Presidente), dovranno armarsi di pazienza e avviare una consultazione di tutti i soggetti interessati a quello che è stato uno dei temi “caldi” della campagna elettorale. Non sarà facile tagliare, entro il 31 dicembre, il traguardo del taglio delle Ulss: un obiettivo che, in coincidenza con il rinnovo dei direttori generali, fissato per l’inizio del 2016, permetterebbe alla Regione di liberare parecchie risorse.
«In settimana», anticipa Boron, «partiranno le lettere indirizzate ai 579 sindaci veneti: chiederemo loro di esprimere un parere sul progetto di legge». Che prevede la riduzione delle Ulss da 21 a 7, costituite su base provinciale e con denominazioni completamente nuove: Dolomitica, Marca Trevigiana, Serenissima, Polesana, Euganea, Berica e Scaligera. La consultazione dovrà esaurirsi nell’arco di sessanta giorni, in cui verranno sentiti i presidenti delle assemblee dei sindaci e le organizzazioni sindacali. «Una seconda ipotesi», aggiunge Boron, «potrebbe essere rappresentata dal varo di Ulss da 4-500 mila utenti, il che significherebbe costituirne 11-12».
Jacopo Berti, capogruppo del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della quinta commissione, chiede invece di «scorporare il progetto dell’Azienda Zero dal riordino delle Ulss, sul quale confermiamo la convergenza del M5S se questo verrà fatto nella direzione di far risparmiare i veneti».
Ma per i pentastellati «l’Azienda Zero pone numerosi interrogativi. Una riforma del genere guarda da qui a vent’anni, vogliamo studiarla approfonditamente e toglierci ogni dubbio. Il nostro invito quindi è quello di portare immediatamente a casa un risultato certo, il riordino delle Ulss, che rientra nel nostro programma elettorale. Mentre per l’Azienda Zero prendiamoci il tempo necessario». In particolare vogliamo capire «se il consiglio e la quinta commissione verranno svuotati di ogni potere di programmazione, trasferito a un direttore generale, dell’Azienda Zero, perdippiù nominato dal presidente della giunta».
Mette le mani avanti l’assessore Coletto: «II progetto di legge è complessivo e ha finalità importanti. Certo, sarebbe importante approvare la legge entro l’anno, per evitare il commissariamento delle Ulss e, attraverso la riduzione del numero delle stesse, recuperare risorse da reinvestire nella sanità dei veneti». La commissione ieri ha anche avviato l’esame del progetto di legge sulle liste di attesa. «Attendiamo la giunta al varco», punta il dito Claudio Sinigaglia del Pd, «non si può infatti ipotizzare una riforma di questa portata senza investire un euro in nuove apparecchiature. E poi, parlando delle nuove Ulss, perché si vuole eliminare la figura del direttore del sociale?».
Il Mattino di Padova – 26 agosto 2015