Il Direttore generale della Direzione della sanità animale e dei farmici veterinari del Ministero della salute, Silvio Borrello, è stato eletto membro del Comitato Esecutivo della Commissione Europea per l’afta Epizootica (The European Commission for the Control of Foot-and-Mouth Disease EuFMD). La nomina è arrivata nel corso della 42° Sessione generale della Commissione riunita a Roma, presso la sede della FAO, giovedì 20 e venerdì 21 aprile.
L’ultimo rappresentante italiano in seno alla Commissione è stato l’attuale Segretario generale del Ministero della salute, Romano Marabelli, che ha ricoperto l’incarico di Presidente del Comitato esecutivo dal 1997 al 2000.
Nel corso della stessa riunione è stato riconfermato l’attuale Presidente del Comitato esecutivo, Jean Luc Angot.
La Commissione Europea per l’Afta Epizootica, istituita nel 1954 con lo scopo di individuare i principi per un’azione coordinata e comune contro la malattia, conta ad oggi l’adesione di ben 38 Paesi. Si occupa di incrementare le capacità dei Paesi aderenti di gestire prontamente un focolaio di afta epizootica; di ridurre i rischi e di adottare strategie globali per il controllo progressivo della malattia. Lavora, inoltre, in stretta collaborazione con la DG-SANTE della Commissione europea, con la FAO e con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE) per assicurare un supporto coordinato ai Paesi che adottano misure di controllo per l’afta epizootica.
Nei due giorni di discussione è stata esaminata la situazione epidemiologica della malattia nel mondo che, allo stato attuale, preoccupa per la rapida diffusione e la pluralità dei sierotipi presenti. Per quanto che riguarda il nostro Paese, la Commissione ha sottolineato come sia fondamentale mantenere alta la guardia poiché l’Afta Epizootica è già diffusa in Medio oriente, in Algeria ed Egitto.
L’Italia è stata oggetto di apprezzamenti per le capacità dimostrate negli ultimi anni nell’ambito della cooperazione internazionale e della formazione degli operatori sanitari e per il ruolo svolto dell’IZS di Brescia, Centro di Referenza FAO-OIE, nella diagnosi tempestiva dell’ultimo focolaio di Afta proprio in Algeria
Il riconoscimento del ruolo svolto dal nostro Paese ha portato all’elezione anche della dr.ssa Emiliana Brocchi nel Comitato Speciale per lo sviluppo della ricerca e dei programmi e del dr. Cesare Bernieri nel Comitato speciale per il management dei bio-rischi, entrambi ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
fonte: Ministero della Salute – 30 aprile 2017