Una nota del SIVeMP commenta con soddisfazione l’accordo tra il ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sull’attività libero professionale dei dirigenti medici, sanitari e veterinari del Servizio sanitario nazionale sancito il 18 novembre. «Quest’accordo – recita il comunicato del sindacato – rappresenta l’ultimo atto a conferma del diritto dei veterinari dipendenti all’esercizio della libera professione intramuraria, della necessità posta in capo alle Regioni di definizione delle modalità per garantirne l’effettuazione in relazione alle tipologie dei destinatari e alle specifiche caratteristiche dell’attività, al ruolo dei sindacati riconosciuto dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Contro l’esercizio di questo diritto l’Anmvi si è prodigata in demagogia, denunciando presunti conflitti di interesse e pericoli di concorrenza sleale con i veterinari liberi professionisti».
«Azione portata avanti anche ricorrendo a pressioni sugli organismi di governo nazionali e regionali per vietare ai veterinari dipendenti il legittimo esercizio di un diritto. E’ stata puntualmente smentita dai tribunali ai quali si è rivolta con ricorsi su presunte irregolarità negli atti regolatori la materia emanati dalle Regioni. La libera professione veterinaria intramuraria esercitata nelle forme regolamentate, sia verso i cittadini sia nei confronti dell’azienda sanitaria ai fini di aumentare il volume delle prestazioni erogate, concorre a garantire servizi adeguati e di qualità; i rigidi vincoli a cui è sottoposta in termini di tariffe, orari, modalità, garantisce dalle irregolarità e tutela i veterinari liberi professionisti dai fantasmi evocati dall’Anmvi al solo scopo di realizzare facili consensi».
Comunicato SIVeMP
Roma, 22 novembre 2010