La Commissione europea, accusata dalla Banca d’Italia di aver impedito un salvataggio di Banca Marche, Etruria, CariChieti e CariFerrara senza danni per i risparmiatori, rilancia sulle responsabilità dell’autorità di vigilanza e del governo di Matteo Renzi.
A Bruxelles il commissario Ue responsabile dei mercati finanziari, il britannico Jonathan Hill, ha criticato la vendita a comuni risparmiatori dei titoli complicati e ad alto rischio ora diventati carta straccia. «Le banche in questione stavano vendendo prodotti non adatti per i clienti, che probabilmente non sapevano cosa stessero comprando», ha dichiarato Hill parlando a nome della Commissione del lussemburghese Jean-Claude Juncker, che ha contestato al governo Renzi anche di non aver ancora recepito la direttiva Ue con maggiori tutele per i conti bancari fino a 100 mila euro.
Hill ha detto di comprendere le «conseguenze molto dure e difficili» provocate dal crash bancario a tanti risparmiatori. Ma ha precisato che l’obiettivo Ue resta che «quando una banca va in crisi non sia il contribuente a pagare», in modo che l’attribuzione delle responsabilità ai privati (azionisti, obbligazionisti e grandi depositanti) possa anche scoraggiare «la propensione all’azzardo».
La Commissione potrebbe approvare dei risarcimenti come avvenuto per i tracolli bancari in Spagna, dove vennero istituiti specifici tribunali arbitrali per individuare i risparmiatori bidonati. Il fondo di Welfare proposto dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan solo per chi è finito in condizioni economiche precarie in seguito alle perdite, in quanto separato dai salvataggi finanziari, verrebbe valutato a parte. Ma la penuria di misure di solidarietà per altre categorie (a partire dai disoccupati) può generare contraccolpi in politica interna.
Lo scandalo delle quattro banche ha surriscaldato il dibattito parlamentare. Le opposizioni hanno chiesto una commissione d’inchiesta. Il premier Matteo Renzi si è detto favorevole che «il Parlamento apra una commissione di indagine, o sindacati di valutazione, sul sistema bancario degli ultimi 10 anni». Ha espresso dolore per il pensionato suicidatosi dopo la perdita dei suoi risparmi con l’Etruria. Ha difeso il salvataggio attuato. E ha promesso «una soluzione, soprattutto per gli obbligazionisti, nei limiti delle regole europee».
Il leader del M5S Beppe Grillo ha chiesto di rispettare «la cultura del risparmio tutelata dalla Costituzione». Renato Brunetta di Forza Italia ha invece proposto una commissione d’inchiesta sulle responsabilità del governo e delle autorità di vigilanza.
Intanto la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo, dopo la presentazione di un esposto da parte del Codacons, sul caso del pensionato suicidatosi a seguito della perdita di tutti i risparmi investiti in Banca Etruria.
Ivo Caizzi – Il Corriere della Sera – 11 dicembre 2015