(ASCA) – Roma, 3 gennaio – Occorre preservare la biodiversita’ degli organismi sulla terra, se vogliamo evitare che, come durante il periodo definito ”Devoniano”, si verifichi l’estinzione del 60% delle specie viventi. Ad affermarlo e’ Alycia Stigall, ricercatrice della Ohio University di Athens (Usa), secondo cui l’attuale crisi dell’ecosistema del pianeta rischia di riprodurre il ”disastro ecologico” verificatosi 375 milioni di anni fa.
el corso dello studio, pubblicato su PLoS ONE, il team guidato da Stigall ha analizzato alcuni molluschi e crostacei marini che ”abitavano” gli oceani durante il tardo Devoniano scoprendo che, in seguito all’innalzamento del livello del mare, alcune specie di animali hanno avuto accesso ad ambienti diversi dal loro habitat naturale. In questi luoghi gli organismi piu’ resistenti sono divenuti dominanti e talmente prolifici da rendere difficile la formazione di nuove specie. ”Quante piu’ informazioni riusciamo a scoprire su quanto e’ accaduto nel passato – spiega Stigall -, maggiori saranno le possibilita’ di comprendere come preservare al meglio la biodiversita’ del nostro pianeta”.