Spese dei gruppi del consiglio regionale: la Corte dei Conti riceverà entro il 29 maggio tutti i documenti per ricostruire le spese nella maniera più analitica possibile, come impone la legge introdotta da Monti nel 2013.
Si tratta delle fatture delle consulenze con i nomi degli incarichi assegnati, delle spese telefoniche, dei convegni con i compensi dei relatori e per l’ospitalità, le fatture dei manifesti e di altre pubblicazioni. Insomma, massima trasparenza nel rispetto di quanto previsto dalla legge del 2012. E qui sta l’inghippo, perché la Corte dei Conti esige invece il top della trasparenza garantita solo dai modelli unici su base nazionale voluti da Bondi e Monti per il 2013. A confermare la totale collaborazione con i magistrati contabili è il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, che assieme al segretario generale del consiglio veneto, Roberto Zanon, ha fatto visita alla sezione della Corte dei Conti. Un colloquio sereno per ribadire che «tutti i gruppi di palazzo Ferro Fini sono pronti a garantire la massima trasparenza: ieri c’è stata una riunione operativa e abbiamo concordato la procedura». I rendiconti analitici delle spese del 2012 saranno spediti al governatore Zaia che poi li trasmetterà a Ruffato e infine alla Corte dei Conti. «Non abbiamo nulla da nascondere», dice Lucio Tiozzo, capogruppo Pd «la nostra gestione oculata ci lascia sereni: forniremo tutta la documentazione analitica anche per il 2012». Analoghe le considerazioni di Antonino Pipitone (Idv): «Più trasparenza c’è meglio è per tutti, i nostri rendiconti sono pronti: nessuno di noi ha comprato le gomme dell’auto o la biancheria per le nozze. Credo che il presidente Ruffato preparerà anche una lettera per spiegare i criteri di trasparenza adottati», conclude Pipitone. Più ingarbugliata la vicenda della Lega, come spiega il capogruppo Federico Caner: «Dopo l’esposto di Santino Bozza, la Guardia di finanza ha acquisito tutti i bilanci del nostro gruppo regionale, con i rendiconti analitici delle spese, che ora penso siano sul tavolo della Procura della repubblica di Venezia che ha aperto un’inchiesta. Non abbiamo nulla da temere, anzi abbiamo assolto con largo anticipo a questi obblighi e quindi speriamo che la Corte dei Conti riesca a farsi trasmettere tutti i nostri bilanci dalla GdF e dalla Procura. I giudici contabili hanno chiesto dei chiarimenti sulle spese del 2012, le nuove norme non possono essere retroattive ma per quanto ci riguarda tutto è in ordine e nessuno dei gruppi politici della regione Veneto teme contraccolpi negativi. Attendiamo sereni l’esito dei controlli»
La Nuova Venezia – 15 maggio 2013