“E’ un riconoscimento non solo alla professionalità e all’organizzazione del sistema sanitario veneto nel suo complesso, ma anche alla capacità di quanti operano in questo delicato e impegnativo settore di interpretare le esigenze più pressanti della comunità in materia di salute, fornendo, attraverso progetti mirati, risposte concrete ai cittadini”.
Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha salutato stamane all’Auditorium del Ministero della Salute a Roma, nel corso della presentazione della dodicesima Giornata Nazionale del Sollievo, la consegna all’Ulss. n. 4 Alto Vicentino del Premio Nazionale “Gerbera d’Oro 2013”, istituito dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” e dalla Conferenza delle Regioni.
Il prestigioso riconoscimento, assegnato a una struttura sanitaria distintasi per il buon funzionamento dei servizi alla persona in tema di terapia del dolore, è stato attribuito all’Ulss Alto Vicentino per l’attuazione del progetto “Giobbe in Cammino”, avviato dall’allora direttore Domenico Mantoan, oggi segretario regionale della sanità del Veneto, per l’attenzione posta alla persona malata e per la realizzazione di un’organizzazione capace di rispondere non solo ai bisogni clinico assistenziali del malato, ma anche agli aspetti legati alla sofferenza fisica e psicologica connessi al dramma della malattia e della sua famiglia. Particolarmente apprezzato il settore del progetto che ha permesso di estendere il modello sperimentato nell’ambito delle cure palliative oncologiche anche ad altri gruppi di malati.
Intervenendo alla cerimonia, presentata dal giornalista Bruno Vespa, insieme al ministro della sanità Beatrice Lorenzin, Zaia, dopo aver sottolineato con soddisfazione che l’elevata qualità dell’offerta sanitaria veneta è riconosciuta non solo in ambito nazionale ma anche internazionale, ha ammonito sulla necessità che il governo introduca finalmente i costi standard in sanità: “Non è possibile che Regioni virtuose come il Veneto – ha detto – subiscano incolpevolmente gli effetti negativi di quelle realtà che hanno sino a oggi operato con scarsa lungimiranza, accumulando sprechi su sprechi. Chi lavora meglio e nel rispetto delle leggi va premiato e non penalizzato, e l’introduzione dei costi standard, non solo sugli acquisti di beni e servizi, ma anche sulle spese del personale in sanità, aiuterebbe anche i meno virtuosi a migliorare il proprio modo di operare”.
“Ringrazio tutti i protagonisti di questa iniziativa – ha detto l’assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, anch’egli presente alla premiazione –, oltre al dottor Mantoan, il primario di oncologia dottor Franco Bassan, l’onlus Olosmed guidata dal dottor Francio Figoli, nonché Terelisa Dall’Alba che ha coordinato le associazioni Lilt, Avo, Raggio di Sole. In questa situazione di grande difficoltà economica per le nostre strutture pubbliche, emerge ancor più lo straordinario spirito di sacrificio di tutti gli operatori della sanità regionale veneta, del personale e del volontariato. E’ a loro che va questo premio nazionale e il nostro grazie”.
fonte: Regione Veneto – 25 maggio 2013