Strage di animali sull’Appia Antica dove ieri mattina l’esondazione del fiume Almone ha spazzato via la proprietà di Salvatore Bonanno: «Cani, cavalli, caprette, non sappiamo quanti ne abbiamo persi, è ancora tutto sommerso dall’acqua».
E’ accaduto tutto nel giro di pochi minuti, intorno alle 7, quando l’argine più volte segnalato alle autorità come inconsistente ha ceduto per l’ennesima volta: «Ci siamo ritrovati immersi in due metri d’acqua – racconta Bonanno – il problema è sempre quell’argine del fiume che non è mai stato sistemato, facciamo esposti da vent’anni proponendoci noi stessi di metterlo a posto, ma non possiamo perché quell’area è considerata parco». Visti i vincoli della zona, tra Porta San Sebastiano e l’Ardeatina, «non è possibile metterci mano, non possiamo fare nessuna variazione, neanche poggiare una pietra, il problema è che chi dovrebbe curare gli argini non lo fa, il fiume è pieno di detriti, rami, canne». Peggio dell’allagamento del 2008, non ha dubbi il proprietario, che aveva destinato la sua tenuta alla vendita di auto usate da un lato e all’allevamento di animali dall’altro: «Per diversificare l’attività, vista anche la crisi, abbiamo diversi cani e cavalli, abbiamo costituito l’associazione equestre “Cavalieri del Quo vadis”, gli animali vengono richiesti per sfilate o matrimoni, ora è tutto perduto». Con la piena, così improvvisa, è stato impossibile garantirgli una via di fuga aprendo le gabbie: una volta svuotata la proprietà dall’acqua si avrà contezza di quanti e quali sono gli esemplari morti. E i danni? «Rispetto alle altre esondazioni questa è più grave, ha distrutto tutto, ma anche dopo il 2008 nessuno è intervenuto per mettere in sicurezza il fiume».
Eri. Del. – Il Tempo – 8 novembre 2014