Vicenza con Venezia sarà l’unica provincia con due Ulss. I direttori generali passano da 4 a 2 e ricopriranno anche il ruolo di commissari per un anno nelle Ulss al momento senza manager. Giorgio Roberti (ex Dg Ulss 9 di Treviso) è stato nominato Dg per l’Ulss 3 di Bassano e commissario per l’Ulss 4 Alto Vicentino, mentre Giovanni Pavesi (ex Dg Ulss 17 Monselice) è stato nominato Dg per l’Ulss 6 di Vicenza e commissario per l’Ulss 5 Ovest Vicentino.
È Giovanni Pavesi il nuovo Direttore Generale delle Ulss 5 e 6 (per la precisione commissario di Vicenza Ovest e dg di Vicenza), nominato oggi dal presidente della Regione Luca Zaia. Le prime dichiarazioni del neo direttore, svelano un grande entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco. “Sono molto contento” ha esordito Pavesi “credo sia un privilegio poter avere quest’incarico, e non posso che esprimere riconoscenza ed entusiasmo.”
La voglia di fare sembra esserci tutta “Il lavoro lo conosco, perché lo svolgo da otto anni; non conosco ancora le specifiche delle zone di Vicenza e Arzignano di cui mi dovrò occupare, ma mi impegnerò per dare il meglio. Mi è concesso di dirigere una Ulss di primissima fascia, una delle eccellenze della nostra Regione, non posso che essere orgoglioso di questo risultato, anche se so che comporta grandi responsabilità”.
Poche ombre, stando alle parole di Pavesi, anche in merito al discorso riduzioni, che ha portato le direzioni generali da 24 a 11 (più il neo dg della struttura universitaria di Verona), e vede coprire un doppio incarico a ogni direttore. “La direzione è condivisa, e noi dirigenti siamo in linea con le indicazioni della Regione. Certo, il lavoro è oneroso, ma gli stimoli a lavorare ci sono tutti, e possiamo far bene. Io ho 54 anni, ho ancora voglia di lavorare. Quello che deve essere chiaro è che la popolazione non deve essere preoccupata, quest’operazione è finalizzata a migliorare l’organizzazione interna, e non toccherà in alcun modo l’offerta sanitaria. Anzi, se possibile è un ulteriore miglioramento del servizio per i cittadini“. (Vicenzapiù)
Roberti lascia Treviso : «Mi affidano due Ulss indicate come modello»
«Sono contento anche se un po’ sorpreso. Sa, la mia area di azione è stata sempre Treviso. All’Ulss 9 ho fatto per 5 anni il direttore amministrativo e per 3 il direttore generale. Solo due giorni fa firmavo il contratto per la realizzazione della nuova cittadella sanitaria con un progetto di finanza che è il più grande d’Italia nel campo della sanità degli ultimi anni, e con un atto che suggella un percorso iniziato con Claudio Dario». La prima (serena) impressione di Giorgio Roberti, dopo l’investitura di supermanager con il duplice incarico di neodirettore generale dell’Ulss di Bassano e commissario dell’azienda dell’Alto Vicentino, è un mix di comprensibile stupore e di sincera soddisfazione: «Mi sono state assegnate due UIss in buona salute. Per la verità le conosco solo per la reputazione. Quando si faceva il monitoraggio regionale nelle riunioni con i colleghi emergevano sempre fra le migliori. Arrivo, quindi, in due realtà positive anche se ora bisognerà guardare nel dettaglio e dividersi in modo equo per non avere recriminazioni. E un compito nuovo da sperimentare sul campo, in cui sarà molto importante tenere i rapporti con i sindaci del territorio». Nessuna delusione, dunque: «No. Francamente mi aspettavo qualcosa di simile. C’è in ballo la riforma, ci sono le difficoltà delle legge-Madia. Sapevo che il presidente Zaia avrebbe fatto scelte non scontate. Ripeto: ero semplicemente in attesa. E, in effetti, tranne in due casi, c’è stata una rotazione generale. Inutile negare che a Treviso sarei rimasto volentieri. La 9 è una bella realtà. Ma questo è il nostro lavoro e cambiare fa bene, dona stimoli a noi stessi e all’apparato».
Roberti, 59 anni, è nato e vive a Oderzo, nella Sinistra Piave, tiene a dire della gente che ama la concretezza. È laureato in scienze politiche, ha conseguito un master in comunicazione e marketing, e si è perfezionato in management degli approvvigionamenti in sanità. La sua carriera è poi proseguita sempre o quasi nell’orbita dell’Ulss trevigiana, anche se il percorso nel 1985, all’epoca delle 36 aziende sanitarie, inizia come collaboratore negli uffici di direzione e del personale dell’allora UIss 11 Opitergina-Mottense.
Nel 1990 è responsabile della direzione generale dell’Ulss di Oderzo ma anche direttore amministrativo della locale casa di riposo. Quando le UIss 10 e 11 si accorpano nella 9, andrà avanti fino agli incarichi di vertice. Dal 2008 al 2012 è direttore amministrativo accanto a Dario, e dal 2013 gli subentra come dg. La perla del suo mandato alla guida dell’azienda della Marca resta, come detto, il sigillo sul contratto tra l’Ulss 9 e la Società “Ospedal Grande srl” per la costruzione della cittadella sanitaria di Treviso che dovrebbe concludersi entro iI 2020. «Un vero e proprio modello – ha detto nell’occasione Zaia – che considero replicabile in tutto il Veneto». Un’opera dei grandi numeri del valore di 250 milioni divisi tra pubblico e privato in progetto di finanza, e un disegno concepito dalla stessa UIss 9 grazie a oltre 200 esperti tra medici e altri professionisti dipendenti. Ora, però, ci saranno da governare e omogeneizzare, secondo una inedita (e tutta da scoprire) logica delle UIss provinciali, due aziende vicentine che hanno organizzazioni e tradizioni diverse. Ci sarà da fare. E Roberti avrà poco tempo per dedicarsi all’amato nuoto. «Fino ad oggi avevo la piscina vicino a casa. Ora si cambia vita». (Il Giornale di Vicenza)
31 dicembre 2015