Chi ha aperto il Resto del Carlino di Rimini sabato 23 gennaio alla pagina dei necrologi si è trovato di fronte al muso di un Dogue de Bordeaux, con un casco in testa, ben incolonnato insieme ai volti di alcune persone scomparse. “La famiglia Paesani – si legge nella partecipazione – annuncia la scomparsa del loro caro Dante. Eri un animale da tutti considerato tale. Per noi eri una persona. Riposa in pace”.
Il testo è lo stesso riportato in un manifesto funebre affisso sui muri della cittadina romagnola. A commissionare necrologio ed epigrafe un ristoratore riminese che ha voluto, racconta, ricordare in questo modo il cane della sua famiglia morto giorni fa.
Il Resto del Carlino del giorno seguente riferisce che l’annuncio ha suscitato “polemiche tra chi non ha apprezzato l’affiancamento di un cane ai necrologi di persone scomparse. Molti hanno espresso disappunto davanti a quell’annuncio. Colpevole a loro giudizio di mancare di rispetto alle persone scomparse e ai loro parenti”. Ma assicurano dal quotidiano della Poligrafici editoriale c’è anche “chi invece considera giusto esprimere affetto in questo modo per il proprio animale domestico che non c’è più”.
Il giornale intervista anche l’inserzionista che spiega il suo gesto: “È stata una maniera insolita di ricordarlo, è vero . Ma è venuta dal cuore. Dante era uno di noi, nessuno in famiglia l’ha mai considerato un semplice animale”.
25 gennaio 2016