L’Azienda Ospedaliera di Padova diventa capofila del Veneto per il nuovo modello di autoassicurazione. Dal 2016 anche Verona, Venezia, Vicenza e Treviso gestiranno “in proprio” casi di malasanità fino a 500 mila euro, senza affidarsi alle costose compagnie assicurative esterne. A Padova, la sperimentazione è iniziata dal gennaio del 2014 e i primi risultati sono stati presentati ieri dai vertici di via Giustiniani. Il modello di autoassicurazione prevede che l’Ufficio legale sinistri, incardinato all’interno dell’Azienda sanitaria, prenda in mano tutte le richieste danni che arrivano dai pazienti. E, in seguito ad un approfondimento medico- legale, provveda all’eventuale risarcimento fino ad un massimo di 500 mila euro attingendo da un fondo interno. Nel caso in cui un sinistro sia valutato oltre questa cifra, ad esempio 600 mila euro, la differenza pari a 100 mila euro è coperta dalla compagnia assicurativa.
Prima del 2014 invece, ogni pratica (anche piccola) finiva sul tavolo delle compagnie assicurative. Una condizione che spesso dilatava i tempi di risoluzione e portava a risposte incerte. Con la crisi e l’aumento delle denunce, le assicurazioni offrono polizze sanitarie sempre più care: basti pensare che l’Azienda Ospedaliera di Padova per tutelarsi finora arrivava a spendere dai quattro ai sei milioni di euro all’anno. «L’aspetto più importante è che la gestione interna dei sinistri permette di mantenere un contatto diretto e positivo con l’utente», spiega Claudio Dario, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, «quando perviene una richiesta, l’utente viene ascoltato per ricostruire l’accaduto. In genere si arriva ad una risoluzione in 6/8 mesi e l’utente viene sempre informato dell’esito. Questa forma di comunicazione si è rivelata efficace perché prevede un dialogo costruttivo».
L’Ufficio sinistri di Padova è operativo dal gennaio 2014 anche per l’istituto Oncologico Veneto, da novembre 2014 per l’Usi 17, da gennaio 2015 per le Aziende 15 e 19 e da febbraio per l’Usl 16. Il modello di autoassicurazione è stato applicato a 190 sinistri nell’Azienda Ospedaliera di Padova (di cui 136 riferiti all’anno 2014 e 54 al 2015) e 89 sinistri nelle Aziende aggregate (di cui 8 riferiti ali’anno 2014 e 81 del 2015). Il 47% dei sinistri dell’Azienda Ospedaliera sono stati definiti e il restante 53% è in corso di valutazione. Di quelli definiti, 26 sono stati respinti mentre 27 hanno portato ad un risarcimento erogato pari a 451 mila euro. Prendendo in considerazione le Aziende aggregate, 9 sono stati respinti e 2 liquidati con 700 euro in totale.
«Ad ogni segnalazione, si attiva l’Unità di rischio clinico», specifica Eugenio Possamai, direttore amministrativo, «un team ha il compito di individuare la criticità e fare in modo che il problema non si ripresenti. Se necessario viene coinvolto anche il personale sanitario, al fine di ottenerne una diretta compartecipazione alla valutazione della richiesta che poi si traduce in azioni di miglioramento». Un esempio? Molte richieste arrivano da pazienti che, dopo un’operazione o un ricovero, perdono m corsia occhiali da vista, apparecchi acustici o dentiere. Un fatto spiacevole per il quale si è trovata una soluzione tanto semplice, quanto efficace: la custodia in apposite scatolette nominali.
Elisa Fais – Il Mattino di Padova – 23 giugno 2015