L’indice di deprivazione per il riparto delle risorse destinate alla sanità pubblica «oggi come oggi è inapplicabile. In particolare, è sicuramente inapplicabile al riparto 2011». È quanto ha sostenuto il ministro della Salute Ferruccio Fazio nel corso del Question time, oggi alla Camera, in risposta ad un’interrogazione dell’onorevole Laura Molteni della Lega Nord sui criteri di pesatura della popolazione da adottare per suddividere i 106 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale. Secondo il Ministro, per il futuro l’unico indice preciso che si potrà usare è la prevalenza delle malattie pesata per età. Alla cui definizione si potrà arrivare entro due tre anni. Di avviso contrario la Commissione Igiene e Sanità del Senato da cui arriva un invito a tener conto anche dell’indicatore di deprivazione culturale e socioeconomica.
«I criteri di pesatura della quota capitaria in base ai quali suddividere le risorse destinate alla sanità pubblica – ha spiegato Fazio – sono oggetto di discussione in molti Paesi avanzati. Si utilizzano e si sono proposti l’età, la disabilità la mortalità e anche l’indice di deprivazione, ma proprio per quest’ultimo ci sono dati controversi sull’associazione di questo criterio a un aumento dell’incidenza di alcune patologie». Un recente studio dell’Agenas, ha quindi puntualizzato Fazio, associa questo indice alla presenza di malattie quali broncopneumatie, scompenso cardiaco, disturbi psicologici e diabete: «patologie che devono essere trattate sul territorio e non a livello ospedaliero». «Poiché Regioni con alto indice di deprivazione hanno anche in genere un’alta inappropriatezza di ricoveri ospedalieri in assenza di dati territoriali usare oggi l’indice di deprivazione avrebbe il rischio di premiare, l’inappropriatezza» ha aggiunto Fazio.
Allore, cosa si potrà adottare in un futuro? Anche l’età non è un indice preciso, secondo il ministro: «Pensate soltanto che un tumore in una persona giovane costa di più di un tumore in una persona anziana. È un indice assolutamente impreciso». L’unico indice preciso che si possa usare per Fazio è la prevalenza delle malattie: «Noi riteniamo entro 2-3 anni di arrivare alla prevalenza delle malattie pesata per l’età, e questo è un indice oggettivo che può esser utilizzato. In ogni caso l’indice di deprivazione, oggi come oggi, per i motivi descritti è inapplicabile, in particolare è sicuramente inapplicabile al riparto 2011”. Secondo il Ministro è quindi “necessario rinviare alla fase attuativa del decreto sui fabbisogni standard dei meccanismi di pesatura diversi, quindi al Parlamento; si tratta, lo ripeto, di meccanismi di pesatura diversi da quelli, peraltro imperfetti, attualmente utilizzati (cioè la pesatura per età)».
Per la deputata leghista Laura Molteni le parole del ministro sono di “conforto”. «Quello di stabilire un indice sulla prevalenza delle malattie – ha affermato Molteni – ritengo sia il principio più corretto e più sensibile, anche perché il concetto di deprivazione riguarda più caratteristiche di tipo sociale, concerne interventi che riguardano gli enti territoriali (quali i comuni), ma non sicuramente il comparto sanitario. Se si devono premiare delle Regioni vanno premiate quelle che hanno razionalizzato di più, che hanno tenuto bassi i costi, e che hanno portato fino ad oggi una politica di bilanci in equilibrio». Non è giusto ha concluso Molteni «cambiare le regole del gioco in un momento in cui si va proprio verso il federalismo fiscale».
Ma contro la chiusura del ministro Fazio interviene il parere della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama votato questo pomeriggio e inviato alla bicameralina sul federalismo fiscale che a questo punto potrebbe tenerne conto. I senatori della dodicesima commissione oltre a consigliare di prevedere nel benchmark cinque Regioni (invece di tre) ribadiscono che nella ripartizione dei fondi “il fattore principale è, senza eccezioni, il peso, tra le classi di età, della popolazione anziana”. Ma “appare peraltro necessario, continua il parere votato con 18 sì e tre no, che “ai fini della completa attuazione delle diverse disposizioni contenute nell’art. 119 Cost., si tenga conto anche dell’indicatore di deprivazione culturale e socioeconomica”. La successiva ponderazione di questi fattori – conclude la commissione – sarà “determinata in sede di intesa Stato-Regioni”.
Parere commissione Igiene a Sanità del Senato
Fonti: Quotidianosanita.it e sanita.ilsole24ore.com – © Riproduzione riservata
9 marzo 2011