La discussione si riapre questa mattina alle 9.30. “Confido che si possa arrivare ad una sintesi – ha detto ieri sera Vasco Errani – ma la situazione è molto complicata”.
In ogni caso il riparto non sarà all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni di giovedì.
Il confronto tra i presidenti regionali sul riparto del Fsn 2011 è cominciato nel pomeriggio di lunedì ed è poi ripreso ieri mattina. Dopo un’intera giornata di discussione, in serata sembrava si fosse arrivati ad un possibile accordo, basato sulla proposta di Marche e Emilia Romagna: una più forte valorizzazione dei grandi anziani (over 75) e l’introduzione del criterio di deprivazione sociale, almeno su una quota del Fondo (il 5% destinato alla prevenzione).
Su queste linee, i tecnici hanno elaborato una tabella di riparto che però, portata all’esame dei presidenti, ha suscitato forti critiche da più parti, in particolare da chi, come la Liguria, registra una decisa decurtazione della propria quota.
“Abbiamo deciso di aggiornarci a domani – ha dichiarato al termine della riunione, intorno alle 20.30, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani – sulla base di un primo lavoro che ha bisogno ancora di puntualizzazioni, aggiustamenti e definizioni di equilibri. D’altra parte – ha aggiunto Errani – che la discussione sia molto complicata è conseguenza di un dato oggettivo: l’incremento del Fondo è bassissimo, lo 0,8%”.
Dunque la base di discussione per le trattative, che certamente sono proseguite in forma riservata anche nella notte, resta la proposta di Marche ed Emilia Romagna, ma i margini di manovra sono ridottissimi ed è particolarmente difficile anche fare quelle correzioni “a lapis” che hanno sempre portato a conclusione le discussioni sul riparto.
Anche la conclusione di Errani non nasconde la preoccupazione: “Confido che con uno sforzo si possa arrivare ad una sintesi, ma la cosa è molto complicata”.
Tempi vincolati per trovare l’accordo per il momento non ce ne sono, visto che il riparto non è stato inserito nell’odg della Conferenza Stato Regioni di giovedì prossimo. Solo quando sarà messo in calendario, infatti, scatteranno i trenta giorni di tempo, trascorsi i quali, in mancanza di Intesa, il Governo può procedere unilateralmente, facendo dunque valere la proposta di riparto formulata dal ministero.
Questo ritardo comporta però una penalizzazione: nell’attesa di definire il riparto 2011 le Regioni, infatti, ricevono solo “anticipi” sui trasferimenti, valutati sulla base del finanziamento degli anni scorsi e dunque di minore entità. Nella discussione