“Il controllo della eradicazione dell’Ibr, una malattia virale dei bovini, deve continuare”. Il Consigliere regionale Sergio Reolon (PD) esprime le sue contrarietà sul taglio che la Regione ha dato alla campagna e chiede alla Giunta Regionale di variare il bilancio per ottenere gli 8-10 mila euro utili a concludere il progetto iniziato. “La Regione Veneto – ricorda l’esponente democratico – negli ultimi dieci anni ha speso importanti somme di denaro per giungere quasi al traguardo di questa campagna, riguardante la vaccinazione dei bovini nel nostro territorio, fermarsi adesso vorrebbe dire aver sprecato denaro oltre che recare un danno al nostro turismo. Oltre a questo, il piano Rinotracheite ad oggi potrebbe costare meno, perché non occorre più fare un prelievo su tutti i bovini risparmiando il lavoro degli operatori”.
“O il piano era inutile prima o è un errore fermarlo adesso – afferma Reolon – se la Regione non finanziasse più il piano IBR o il raggiungimento dell’indennità del nostro territorio dalla IBR, in pochi anni si tornerebbe ad un rapido innalzamento di capi positivi nella popolazione bovina della provincia bellunese e si avrebbe una perdita per molte aziende. Tutto questo si rifletterebbe in maniera negativo sulle nostre malghe, che sarebbero costrette a chiudere a differenza di quelle del Trentino Alto Adige e al Friuli. Le varie campagne di profilassi eseguite dalle nostre Ulss hanno raggiunto degli ottimi risultati, che hanno confermato che il 93,5% delle aziende con bovini sono ufficialmente indenni da Rinotracheite. Oltretutto durante questi anni alcuni costi sono stati sostenuti dalla Regione ed altri direttamente dagli allevatori – conclude il consigliere del Pd – per questi ultimi non sarebbe giusto caricarli di tutti i costi delle vaccinazioni senza dare continuità al progetto”.
8 aprile 2014