La sfida da lanciare, che la parte pubblica e la parte sindacale dovrebbero far propria, è far sì che i rinnovi contrattuali diventino funzionali e strumentali ai processi di riorganizzazione in atto nel Ssn. Contribuendo a sciogliere i nodi ancora irrisolti per lo sviluppo professionale e per rispondere meglio ai nuovi bisogni di salute.
Incredibile dictu” dopo anni di moratoria contrattuale il nuovo anno vedrà ripartire la contrattazione collettiva nazionale in sanità; ipotizziamo che si possa chiudere rapidamente l’accordo intercompartimentale sui comparti di contrattazione ricostituendo, come si prevede e come il Ministero della Salute e le Regioni hanno sempre richiesto, un distinto comparto di contrattazione per il personale del SSN, con relativa area dirigenziale medica – veterinaria, sanitaria e forse anche professionale, tecnico ed amministrativa e che finalmente riprenda la negoziazione per il personale del SSN sia dipendente che convenzionato.
E’ evidente che l’avvio della contrattazione fa sì che lo scenario cambi completamente; in questi ultimi anni di fermo contrattuale il Ministero della Salute ha generosamente messo a disposizione tanti tavoli tecnici che hanno elaborato, con il concorso delle rappresentanze professionali e sindacali, molte proposte che hanno avuto un significativo consenso ed inversamente proporzionale una concreta realizzazione; ora con la prossima ripresa della contrattazione, nella pienezza delle sue componenti normative ed economiche, il tutto potrebbe trovare attuazione nella sede più idonea cioè la negoziazione tra le parti……
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17 gennaio 2016