Entro giugno ci sarà l’apertura formale del tavolo per lo sblocco del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. Lo sottolinea il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, a margine della presentazione del censimento Istat sulle amministrazioni pubbliche.
L’incontro con i comitati di settore – ha dichiarato Madia – è stato positivo e visto che siamo già ad un ottimo punto ho invitato il presidente dell’Aran a convocare le parti e iniziare formalmente la sessione dei contratti
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Intanto, dalla presentazione dei dati Istat, è emerso che oltre la metà degli occupati nella Pa è donna, ma pochissime ricoprono posizioni di vertice. La presenza femminile è pari infatti al 56%, ma ai vertici, si legge, “è limitata al 14,4%”.
Il valore più basso si ritrova nelle università con il 7,2% di vertici femminili, il più alto negli organi costituzionali con il 21,2%. A livello territoriale è la Sicilia ad avere il valore più basso di donne dirigenti, mentre quello più alto si riscontra in Emilia Romagna con il 21,2%.
L’Istat sottolinea che il personale dipendente concentrato per il 54,1% nell’amministrazione centrale, per il 20% in aziende o enti del Servizio sanitario nazionale e per le 11,8% nei comuni. Le restanti forme giuridiche assorbono il rimanente 14,1%. Rispetto al personale non dipendente il 32,2% lavora nelle università, il 21,5 in aziende o enti del Servizio statistico nazionale, il 18,2% nei comuni.
A livello territoriale il personale è concentrato per il 35,3% nel Mezzogiorno, il 22,6 nel nordovest, il 22,3 nel centro e il 19,7 nel Nordest. Il personale dipendente è calato dell’1,1% tra il 2011 e il 2015.
www.nurse24.it – 14 giugno 2014