Il Cdm ha approvato il ddl che istituisce il Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale che istituisce il Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali e disciplina il procedimento di revisione costituzionale.
«Il percorso delle riforme si conclude in 18 mesi al massimo. Il cronoprogramma prevede che è pensabile che a fine ottobre venga approvata questa legge, il comitato degli esperti avrà finito i lavori e consegnato la relazione al governo. I lavori di revisione del Parlamento non si sovrapporranno mai con la commissione. A fine maggio del 2014 ci dovrebbe essere la prima lettura alla Camera, per gli inizi di settembre la prima lettura al Senato, per l’ottobre del 2014 la seconda deliberazione delle Camere e poi il varo conclusivo». Così il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, (guarda il video) al termine del Cdm che ha dato il via libera al ddl.
Quagliariello, cronoprogamma di 18 mesi
H24Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto002Invia contenuto via mailLink:«SIAMO IN ANTICIPO SUI TEMPI» – Quagliariello ha sottolineato che il disegno di legge costituzionale che scandisce i tempi del percorso riformatore è pronto con «24 giorni di anticipo» rispetto a quanto disposto dalle mozioni approvate in Parlamento. Mozioni alle quali, ha evidenziato il ministro, «ci siamo scrupolosamente attenuti». Il ddl sulle riforme « sarà trasmesso al Senato dove il governo chiederà la procedura di urgenza per dare certezza e ridurre i tempi di discussione e approvazione del provvedimento» ha poi aggiunto il ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
IL COMITATO DI SAGGI – Per fine ottobre il comitato degli esperti, che si è insediato nella giornata di giovedì 6, avrà finito i suoi lavori e consegnato la relazione al governo. Dunque i lavori di revisione del Parlamento non si sovrapporranno mai con il lavoro degli esperti. Quanto alla commissione» dei parlamentari, istituita dal disegno di legge che il governo ha approvato oggi, «avrà tempo per lavorare fino alla fine di febbraio. È pensabile che la prima lettura di una delle due Camere avvenga a fine maggio 2014 e quindi per ottobre 2014 si possa prevedere la seconda deliberazione e l’approvazione definitiva».
I REFERENDUM – Quagliariello ha precisato, inoltre, che il governo si è attenuto «all’articolo 138 della Costituzione, che abbiamo ulteriormente rafforzato laddove il referendum o i referendum, perchè evidentemente è previsto che i referendum vengano fatti su riforme dal contenuto omogeneo e autosufficiente, possono svolgersi anche se l’approvazione della riforma supererà i due terzi» dei voti parlamentari «previsti attualmente».
Corriere.it – 7 giugno 2013