Il governo si accinge a varare una nuova riforma previdenziale contenente nuove modalità di pensionamento anticipato a partire dal 1° gennaio 2022. Alcune misure potrebbero esser anticipate nella prossima legge di bilancio attesa per la metà di ottobre in Cdm ma la riforma vera e propria viaggerà su una Legge Delega. Lo ha confermato la sottosegretaria al welfare Francesca Puglisi la scorsa settimana in risposta ad alcune interrogazioni parlamentari in Commissione Lavoro presso la Camera dei Deputati.
L’esponente governativo ha avvisato che l’introduzione di nuove modalità di pensionamento anticipato, operative a partire dal 2022, è attualmente all’esame del Tavolo tecnico di studio sulle tematiche previdenziali, costituito con il compito di definire linee di indirizzo ed interventi di riforma del sistema pensionistico. “La progettazione di tali strumenti, oggetto di costante confronto con le organizzazioni sindacali, troverà collocazione all’interno di un più ampio e strutturale disegno riformatore che, in una logica di sistematicità delle regole e di garanzia della sostenibilità finanziaria, avrà come pilastri la maggiore equità del sistema pensionistico, la flessibilità in uscita e una pensione di garanzia per i giovani. Lo strumento per intervenire su tale revisione organica della materia è stato individuato in una legge delega i cui principi e criteri direttivi sono in fase di elaborazione” ha indicato la Puglisi.