Arriva la prima proroga per il calendario di attuazione della riforma Madia. Lo slittamento, che allunga da 12 a 18 mesi i tempi a disposizione del governo e sposta quindi la scadenza a metà febbraio, riguarda solo un capitolo della delega, quello scritto all’articolo 8 che prospetta il riordino dell’amministrazione centrale dello Stato e degli enti pubblici non economici.
La proroga è arrivata con un emendamento del relatore alla legge di conversione del decreto di proroga delle missioni internazionali, che ieri ha ottenuto il via libera delle commissioni Esteri e Difesa del Senato ed è quindi approdato all’Aula per la discussione generale.
Con le missioni che vedono l’Italia impegnata in molti scenari dall’Afghanistan alla Somalia, ovviamente, la revisione delle strutture dei ministeri, la riduzione di uffici e dirigenti destinati ad attività strumentali e lo scorporo del Comitato paralimpico dal Coni non c’entra molto. L’unico aggancio è rappresentato dal fatto che la riforma si occupa anche della sicurezza e dell’ingresso nei Carabinieri della Forestale, ma sono proprio gli ostacoli e le resistenze incontrate su questo progetto a offrire la prima spiegazione del rinvio. L’unico altro veicolo normativo a cui agganciare la proroga, al momento, sarebbe stato rappresentato dalla conversione del decreto sugli enti locali, che deve però ancora entrare nel vivo dell’iter.
Nel frattempo, ieri è stato pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» il decreto anti-assenteismo che prevede la sospensione in 48 ore e il licenziamento in 30 giorni dei dipendenti pubblici colti in flagrante nelle false timbrature. Le nuove regole si applicheranno quindi dal 13 luglio, passati i quindici giorni dall’uscita in Gazzetta.
G.Tr. – IL Sole 24 Ore – 29 giugno 2016