Ne discuteranno venerdi’, “a latere” del Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero e il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: il ‘nodo’ delle risorse necessarie (circa 2,2 miliardi, secondo i calcoli dei sindacati) per procedere alla riforma degli ammortizzatori sociali verra’ cosi’ affrontato a livello governativo nei prossimi giorni ma non sembrerebbero maturi i tempi per inserire una norma ad hoc nella delega fiscale.
Le novita’ infatti verranno portate prima al nuovo tavolo tra le parti sociali e la Fornero che, salvo imprevisti, si terra’ martedi’ prossimo. E’ quanto apprende l’Agi da fonti governative. “Il rallentamento del negoziato sulla riforma – riferiscono le stesse fonti – e’ dovuto al fatto che il governo vorrebbe sedersi al tavolo con dati definitivi di cassa, riguardanti l’evasione fiscale, tagli alle spese”, ma anche i proventi che possono arrivare dalla spending review e dal riordino delle agevolazioni fiscali e contributive.
I tempi del nuovo incontro dipendono quindi da ragioni tecniche: avere un quadro piu’ chiaro delle risorse disponibili. Ma anche per far “smaltire gli effetti” della manifestazione della Fiom contro la precarieta’ e la difesa dell’articolo 18 prevista venerdi’ 9 marzo. Inoltre da domani fino a domenica prossima il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sara’ a New York per partecipare a un evento dell’Onu dedicato al lavoro. Nei giorni scorsi il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha proposto di attingere dal gettito ottenuto dalla riforma delle pensioni. Ad esempio, invece, c’e’ chi come la Uil, ritiene che 2,2 miliardi potrebbero non essere sufficienti e che bisognera’ attingere ad altre ‘voci’.
Agi – 7 marzo 2012