Al via in Commissione Affari costituzionali del Senato l’iter della riforma delle istituzioni con la presentazione del testo unico che recepisce gli accordi della maggioranza.
Sono modificati 10 articoli della Carta e la Commissione punta a finire entro metà maggio con voto dell’Aula sempre entro maggio. Relatore per il testo unico è lo stesso presidente della Commissione Carlo Vizzini che ha già definito un calendario dei lavori che non prevede audizioni, con l’inizio della discussione generale già da oggi. I ritmi, ha spiegato Vizzini, sono serrati, non sono previsti ponti per le festività ed entro l’8 maggio scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Da mercoledì 9 maggio si voteranno gli emendamenti e sono già previste sedute notturne per poter finire entro la prima metà di maggio.
La capogruppo del Partito Democratico Anna Finocchiaro ha previsto un termine dei lavori già nella settimana tra il 10 e l’11 maggio ma Vizzini su questo è un po’ più scettico. La bozza di testo ricalca le intese raggiunte tra i leader della maggioranza e prevede, come già ampiamente anticipato nei giorni scorsi, la riduzione dei deputati e senatori, maggiori poteri al premier nel nominare e revocare i ministri, il superamento del bicameralismo perfetto e la sfiducia costruttiva. Nel merito, il testo presentato ieri da Vizzini raccoglie gli accordi tra Pd, Pdl e Terzo Polo, primo fra tutti quello sulla riduzione del numero dei parlamentari, l’addio al bicameralismo perfetto e l’aumento dei poteri del premier.
19 aprile 2012