I rifiuti napoletani potranno essere trasferiti in altre regioni, previ accordi bilaterali. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sui rifiuti a Napoli. Ma la Lega si è opposta.
Un provvedimento “pilatesco”, che “non risolve nulla”, lo ha definito il sindaco partenopeo, Luigi de Magistris. “Più che indecente è deludente – aggiunge -. Ci aspettavamo che il governo facesse qualcosa per Napoli”. Insoddisfatto anche il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, secondo cui il decreto, così com’è stato pensato, “non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni. Non è sufficiente”. Nel pomeriggio, mentre il premier annunciava un nuovo piano straordinario per l’emergenza e promettendo di ripulire Napoli definitivamente, Umberto Bossi lanciava segnali inequivocabili. “Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta”, spiegava ai cronisti che gli sottolineavano l’apprensione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per una soluzione all’emergenza. “Vuol dire che non imparano la lezione. E alla domanda se le Regioni del Nord accoglieranno i rifiuti della provincia di Napoli, la risposta è stata netta: “Penso di no…”.
Il presidente del Consiglio, intanto, si mostrava ottimista sull’approvazione del piano e sostiene che il decreto sia il massimo sforzo possibile in questo momento. L’obiettivo illustrato da Berlusconi è un piano straordinario da presentare entro un mese con la realizzazione di impianti per lo smaltimento. Lo ha detto nel corso della riunione con gli Enti Locali a palazzo Chigi, a quanto raccontano alcuni presenti, per mettere un freno all’emergenza rifiuti in Campania. Il premier ha poi annunciato la volontà di seguire in prima persona la vicenda recandosi frequentemente nel capoluogo campano per seguire di persona i lavori.
Mentre il governo prende una decisione, la situazione è sempre più allarmante: ”Tra Napoli e provincia oltre 14mila tonnellate per strada. Nei comuni della provincia siamo di fronte ad un disastro da apocalisse. Tra poco bisognerà evacuare alcuni territori a causa dei roghi tossici”. Così, in una nota, il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano. “Nel capoluogo campano la situazione è migliorata con circa 1300 tonnellate da raccogliere ancora, in provincia siamo di fronte ad un disastro da dimensioni apocalittiche”.
“Senza il decreto sui rifiuti del Governo – concludono Borrelli e Ceparano – ed una legge regionale che elimini la provincializzazione della gestione dei rifiuti non usciremo mai dall’emergenza. I leghisti sono i primi responsabili di questo ultimo disastro poi ovviamente ci sono le responsabilità locali a partire dalla Regione che ad oggi non ha realizzato un solo sito di compostaggio. Noi riteniamo che a causa del caldo, del proliferare dei topi, dei moscerini, dei roghi tossici e del cattivo odore bisognerà se l’emergenza perdura evacuare alcune zone a rischio del terriotorio”.
ilfattoquotidiano.it – 30 giugno 2011