Liam Tasker aveva perso la vita in uno scontro a fuoco e poche ore dopo era deceduto anche l’animale
MILANO – Giovedì è stata rimpatriata in Gran Bretagna la salma del caporale Liam Tasker, ucciso in Afghanistan, e con lui sono giunte anche le ceneri del cane con il quale lavorava, Theo. Ad accoglierli un corteo di persone in lacrime, tante rose e tantissimi cani. La loro storia ha fatto il giro del mondo, suscitando commozione e tenerezza: Tasker, originario di Kirkcaldy in Scozia, è stato ucciso in uno scontro a fuoco nel primo giorno di marzo di quest’anno, mentre stava compiendo un pattugliamento nella regione afghana di Helmand, roccaforte dei talebani. Il ventiseienne militare dell’unità veterinaria dell’Esercito britannico era accompagnato dal suo cane Theo, uno springer spaniel di 22 mesi specializzato nella ricerca di esplosivi. Il cane, rimasto illeso nella sparatoria che è costata la vita al suo conduttore, è morto tre ore dopo a causa di un attacco cardiaco.
LIAM E THEO – I due, descritti da colleghi e parenti del militare come inseparabili, erano in Afghanistan da cinque mesi e la loro sintonia li aveva resi una coppia di successo: durante la loro permanenza nelle zone di guerra avevano scoperto 14 ordigni esplosivi IED (Improvised Explosive Device, bombe costruite artigianalmente) e numerosi depositi di armi. Forse la loro abilità ha infastidito i talebani o forse entrambi hanno avuto la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Fatto sta che la mattina dell’1 marzo, nel corso di una perlustrazione nel distretto di Nahr-e Saraj, il convoglio del quale facevano parte è stato attaccato dai ribelli afghani. Nel corso del conflitto a fuoco il caporale Tasker è stato gravemente ferito ed è deceduto ancora prima di essere trasportato a Camp Banion, la base nella quale era di stanza. Tasker era stato per sei anni un meccanico dell’esercito, prima di entrare a far parte dell’unità cinofila nel 2007. «Amo il mio lavoro e mi piace farlo con Theo», dichiarava il soldato al sito del Ministero della Difesa britannico, che li aveva segnalati per il numero di vite salvate grazie al loro record di ordigni ritrovati e che ne aveva lodato le preziose doti: «Ha uno splendido carattere e non si stanca mai. Non vede l’ora di uscire in missione e non si ferma davanti a nulla». E proprio in conseguenza dell’efficienza del duo, il loro soggiorno in Afghanistan era stato prolungato di un mese.
RITORNO A CASA – Giovedì mattina un Hercules dell’aviazione britannica ha riportato in patria la salma del ventiseienne militare e le ceneri di Theo. Dalla base della Royal Air Force di Lyneham, situata nel sud-ovest del Paese, dove è atterrato il velivolo, è partito il corteo funebre, salutato lungo il percorso da centinaia di militari e civili accompagnati dai propri cani. I genitori, la fidanzata e i parenti del giovane soldato hanno deposto una rosa rossa sulla bara. «La mia opinione è che quando Liam è stato ucciso – ha dichiarato il padre di Liam Tasker, Ian – a Theo è venuto a mancare il sostegno di mio figlio. Credo davvero che per il cane il rientro alla base senza Liam che lo tranquillizzasse abbia avuto un effetto devastante». Le ceneri dell’animale sono state consegnate alla famiglia da funzionari del ministero della Difesa durante una cerimonia privata. Ora Theo è stato candidato a ricevere la Dickin medal, l’onorificenza militare inglese destinata agli animali che si sono particolarmente distinti nel corso di azioni di guerra.
Emanuela Di Pasqua
Corriere.it – 11 marzo 2011