Potrebbe essere un emendamento del Governo alla legge di stabilità lo strumento legislativo per trovare una soluzione alla questione delle ricongiunzioni onerose. Secondo quanto si è appreso al termine dei lavori della Commissione lavoro alla Camera sulla questione (ai quali hanno partecipato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero e il vice ministro Michel Martone) martedì dovrebbe esserci un nuovo incontro informale.
Le persone potenzialmente coinvolte (iscritte in diverse posizioni previdenziali) sono 600.000. La Commissione lavoro di Montecitorio sta esaminando la proposta di legge sulle ricongiunzioni onerose. Esodati: squilibrio tra richieste e tutele a disposizione Su un’altra questione, quella degli esodati, dal monitoraggio del ministero del Lavoro emerge che le domande dei lavoratori esodati che puntano a essere salvaguardati rispetto alle regole per il pensionamento previste dalla riforma Fornero rischiano di essere molto superiori ai posti disponibili. Sono arrivate dal 24 luglio al 21 novembre 20.628 istanze su 7.990 tutele previste dalla legge per i lavoratori con esonero in corso, in congedo per assistenza ai figli disabili e cessati per accordi individuali e collettivo. Ricongiungere i contributi costa La legge 122/2010 ha eliminato, dal 1° luglio del 2010, la possibilità di trasferire nel fondo pensioni dei lavoratori dipendenti dell’Inps in modo gratuito la contribuzione versata in altri fondi previdenziali, tra cui ad esempio l’Inpdap. Fino al 30 giugno 2010, dunque, la ricongiunzione nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dei periodi contributivi maturati in ordinamenti pensionistici “alternativi” avveniva senza oneri per il richiedente. L’onere viene determinato in relazione alla collocazione temporale dei periodi ricongiunti e alla loro valutazione ai fini pensionistici. L’importo da pagare viene notificato dall’Inps con il provvedimento di accoglimento della domanda di ricongiunzione. L’alternativa della totalizzazione Un’altra soluzione, alternativa alla ricongiunzione onerosa, consiste nella totalizzazione dei contributi, che però ha come aspetto negativo un assegno mensile della pensione più contenuto. La partita in atto Il ministero del Lavoro, la Ragioneria generale dello Stato e l’Inps sono impegnati nella non facile partita che punta ad aumentare il più possibile la platea di coloro che possono ricongiungere i contributi versati in gestioni diverse senza dover mettere mano al portafoglio.
6 dicembre 2012