Il Corriere della Sera. La mascherina all’aperto sarà ancora obbligatoria mentre il green pass diventerà a scadenza illimitata per chi è vaccinato o guarito con tre dosi. Alla vigilia del nuovo consiglio dei ministri che dovrà decidere se prorogare le misure di contenimento del Covid-19 valide fino a domani, l’orientamento del governo è netto. Rimane da discutere se prorogare la chiusura delle discoteche. Il ministro della Salute Roberto Speranza ritiene che non sia ancora il momento di concedere il via libera ai balli al chiuso, da palazzo Chigi emerge l’orientamento di una linea più morbida. Il punto di mediazione potrebbe essere la ripartenza il 15 febbraio, quando gli esperti ritengono possa esserci una calo molto evidente della curva epidemiologica.
Il decreto sarà approvato già domani durante la prima riunione convocata dopo la rielezione del capo dello Stato Sergio Mattarella.Il green passChi ha completato il ciclo vaccinale oppure è guarito dal Covid e ha ricevuto tre dosi avrà il green pass sempre valido. Le agenzie regolatorie Ema e Aifa non hanno autorizzato la quarta dose, dunque rimane valida la certificazione già ottenuta.
Per chi ha ricevuto una o due dosi di vaccino rimane invece la scadenza di sei mesi dall’ultima somministrazione. E se deciderà di non fare il richiamo non avrà il green pass rafforzato che consente di andare al bar e al ristorante, svolgere attività sportiva, entrare nei cinema, nei teatri e negli stadi (sia pur a capienza ancora limitata), viaggiare, prendere autobus e metropolitane.
Le mascherineL’Italia è a prevalenza in zona gialla e arancione dove la mascherina è sempre obbligatoria, rimangono in zona bianca soltanto Umbria, Basilicata e Molise. Una situazione che convince il governo a prorogare la regola almeno fino a quando la situazione dei contagi non sarà davvero migliorata.
Le discotecheLa data di fine chiusura dei locali da ballo era stato fissata al 31 gennaio, domani. Per il governo è il nodo più controverso, la questione tra l’ala rigorista che vorrebbe attendere prima di concedere il via libera e quella che intende invece raccogliere l’appello dei gestori, da mesi sul piede di guerra proprio perché «unico settore penalizzato in maniera durissima». La mediazione possibile potrebbe fissare la data al 15 febbraio, in coincidenza con la riapertura già decisa anche in Francia. Ma su questo la discussione rimane ancora aperta.
Vaccini agli over 50Da martedì scattano invece le multe di 100 euro per chi ha più di 50 anni e non ha rispettato l’obbligo di vaccinarsi. Ci saranno ancora due settimane di tempo — 15 febbraio — prima che questo obbligo valga anche per andare a lavorare. Da quel giorno chi non sarà vaccinato verrà ritenuto assente ingiustificato e non potrà esercitare le funzioni, nè percepirà lo stipendio. Se sarà trovato sul posto di lavoro senza certificazione rischierà una multa da 600 a 1.500 euro proprio come tutti gli altri lavoratori che devono avere almeno il tampone.
I negoziDa martedì scatta anche l’obbligo di avere almeno il green pass base — che si ottiene con il tampone antigenico (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore) — per entrare nei negozi. L’ingresso sarà invece libero in tutti i negozi e nei supermercati che vendono alimentari, animali domestici e prodotti per la loro cura e per il cibo, carburante per autotrazione, articoli igienico-sanitari, farmacie e altri medicinali, articoli medicali e ortopedici, materiale per ottica, combustibile.